Ti gonfia, ti accende l'animo Deborah Fait. Il suo pensiero, che si traduce in un galoppo sfrenato di concetti e di immagini che attraversano la storia antica e recente, ti trascina con sè. Lo senti tuo perchè dà voce ai tuoi stessi pensieri. Ma poi ti stronca con quella inammissibile proposta di un Nobel per la pace per Israele. Un premio ormai miseramente adulterato. Ricorda Deborah a chi è stato assegnato abbastanza di recente o in un passato non troppo lontano? Credo di capire le ragioni, ma non le condivido, perchè anche ammesso e non concesso che il premio venisse assegnato ad Israele, ritengo che non sortirebbe gli effetti sperati. O forse mi sbaglio.
Laura Cresto
Noi pensiamo che si sbagli. Provi a pensare alla faccia che farebbe Dario Fo !
Restituirebbe l'onorificenza con relativo malloppo ? No di certo, ma sapendo che lo stesso premio - anche se per la pace- è stato attribuito a Israele, gli andrebbe per traverso la giornala. Questa prospettiva non la rende felice ?
IC redazione