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Il Messaggero Rassegna Stampa
20.08.2014 Gli israeliani vogliono difendersi ? Allora sono dei guerrafondai
i dati di un sondaggio presentati in modo scorretto e fuorviante

Testata: Il Messaggero
Data: 20 agosto 2014
Pagina: 10
Autore: la redazione
Titolo: «Il sondaggio «Il 92% degli israeliani favorevole alla guerra»»
Riprendiamo, dal MESSAGGERO di oggi, 20/08/2014, a pag. 10, l'articolo dal titolo "Il sondaggio «Il 92% degli israeliani favorevole alla guerra» "

I dati del sondaggio, al di fuori del contesto politico nel quale si trova Israele,  ottengono l'effetto di presentare gli israeliani come guerrafondai.
In realtà, aggrediti da Hamas, gli israeliani sono favorevoli alla guerra perché non vedono alternative ad essa.
Se la maggior parte di loro non manifesta "per chiedere un accordo di pace" è perché vi è la consapevolezza che non è il governo israeliano a rifiutare questo accordo, ma Hamas.
Al MESSAGGERO potrà non piacere, dopo aver ospitato la disinformazione di Eric Salerno per tanti anni non ce ne stupiamo, ma il sondaggio dice invece che il 95% degli israeliani condivide la politica del proprio governo.

Di seguito, l'articolo:






Benjamyn Netanyahu
 
TEL AVIV Il 92% degli ebrei israeliani è a favore della guerra a Gaza, mentre solo il 7% pensa che questo conflitto non sia giustificato. A riportare questo dato è il sondaggio condotto dall'Israel Democracy Institute, August 2014 Peace Index, secondo il quale poco più della metà degli intervistati crede che il governo abbia chiari gli obiettivi dell'operazione militare Protective Edge. Al contrario il 47% pensa che non sia così. L'indagine riporta quindi che il 58% dei cittadini dello stato ebraico pensa che Israele non debba assecondare alcuna richiesta di Hamas, nè di altre fazioni e che l'esercito debba continuare a combattere finchè i militanti di Gaza non si arrenderanno. Secondo il 48% di coloro che hanno partecipato al sondaggio le forze militari messe in campo da Israele sarebbero sufficienti, il 45% pensa invece che queste siano inadeguate. Tra gli intervistati anche i cittadini arabi che vivono in Israele: tra loro il 62% si è detto contrario alla guerra mentre il 24% ha giustificato i raid.
 Tra le domande del sondaggio anche una riguardante i negoziati di pace del Cairo, sospesi qualche ora fa. Circa il 60% degli ebrei israeliani ha detto di fidarsi del presidente egiziano Abdel-Fattah al-Sisi come negoziatore nei colloqui con i palestinesi, mentre circa la stessa percentuale degli arabi israeliani ha invece dichiarato di non riporre fiducia in lui. Nel complesso soltanto il 32% dei cittadini israeliani ha dichiarato di essere soddisfatto dei risultati ottenuti finora dall'esercito israeliano nell' operazione militare Protective Edge che dura ormai da 43 giorni. Non è quindi un caso che nella manifestazione per chiedere un accordo di pace organizzata pochi giorni fa a Tel Aviv, dove risiedono oltre 400 mila abitanti, abbiano sfilato appena duemila persone

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