Di prima mattina sento le dichiarazioni del Papa che, di ritorno dal suo viaggio in Corea, avrebbe testualmente detto che è¨ lecito fermare l' aggressore, non bombardare, sic! Mi è venuta un'idea che consiglio vivamente a tutti coloro dovessero venirsi inopinatamente a trovare in condizioni estreme come gli israeliani al confine con Gaza: d' ora in poi tirino fuori dal cassetto libretto e paletta e al primo sentore di arrivo di missili, invece di Iron Dome, la tirino fuori, la taumaturgica paletta, magari fosforescente per le ore notturne (in quindici secondi dovrebbero farcela¦) e stiamo a vedere che succederà. Naturalmente, per par condicio, vista la presenza poco distante dei criminali tagliagole dell'IS (ex Isis) invece che aspettare gli Iron Dome possono cimentarsi nell' opporsi a costoro anche i curdi peshmerga (e sempre in attesa dell' arrivo delle tanto sbandierate armi italiane dopo il balletto ferragostano di Mogherini & soci!). Vi saluto con un cordiale Shalom
lettera firmata
Dichiarare che l'aggressore va fermato, senza indicare con quali mezzi ed esprimendo riserve su quelli che, con colpevole ritardo, si iniziano ad usare, più che una presa di posizione a favore dei cristiani perseguitati, quella del Papa sembra una strategia di pubbliche relazioni, studiata per non dispiacere a nessuno. Redazione IC |