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Agli amici lettori e redattori di Informazione Corretta, "quel che va bene per il mio vicino" dice David Grossman, come riferisce Davide Frattini sul Corriere, "va bene anche per me". Teoria interessante. Quindi se al mio vicino va bene ammazzarmi, deve andare bene anche a me, ne avrà giovamento. Se per non sentirsi soffocare gli abitanti di Gaza devono essere liberi di andare ad Ashdod, a farsi saltare per aria, deve andare bene anche agli abitanti della stessa Ashdod, che troveranno finalmente la pace (eterna). Se i cristiani di Mosul e dintorni sono stati ammazzati o cacciati via dai loro vicini di casa musulmani, che si sono impadroniti di tutto quanto apparteneva loro, sicuramente gli stessi cristiani dovranno gioire. Caro David Grossman, forse è meglio se ti limiti a scrivere romanzi. Ti sconsiglio la politica, ti consiglio un corso di logica. Shalom a tutti Enrico Richetti, Vicenza Le affermazioni di Grossman sarebbero ragionevoli a una condizione: che anche i vicini di Israele fossero ragionevoli e volessero le stesse cose che vogliono gli israeliani, che amano la vita e la pace. Purtroppo, però, i vicini di Israele sono prigionieri di una cultura e di un'ideologia di morte. E lei ha evidenziato molto bene come dall'applicazione di principi apparentemente ragionevoli a realtà nelle quali la ragionevolezza è messa completamente da parte scaturiscano conseguenze assurde. Redazione IC |
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