Antisemitismo: colpevoli anche gli accademici che boicottano Israele Commento di Andrea Marcenaro
Testata: Il Foglio Data: 12 agosto 2014 Pagina: 1 Autore: Andrea Marcenaro Titolo: «Andrea's Version»
Ripprendiamo dal FOGLIO di oggi, 12/08/2014, a pag. 1, la rubrica di Andrea Marcenaro " Andrea's Version "
Andrea Marcenaro
Immagine della campagna per il boicottaggio accademico e culturale di Israele
Vediamo di distinguere i teppisti da quelli che non lo sono. I teppisti, ricercati dalla Digos, sono tipacci che affiggono manifesti per boicottare Israele, o meglio ancora, i commercianti ebrei. Corrispondono, più o meno, a giovani teste di cazzo, forse giovanissime, che chissà mai se riusciranno a capire qualcosa nella lunga vita che li attende. Di quelli invece che teppisti non sono, e non vengono infatti ricercati dalla Digos, tutto si può dire, meno che siano gentaglia da manifesti nottetempo. Possiedono un invidiabile vocabolario, leggono molto, studiano e, molto studiando, boicottano commerci ebrei, professori ebrei, musicisti ebrei, letterati ebrei, ricercatori ebrei, architetti ebrei, e insomma, gli ebrei. Sembrerebbero cioè, più o meno, vecchie teste di cazzo, talora decrepite, che mai capirono granché nel corso di una vita ormai lunga. Insegnano a Oxford, molti di essi, o a Tubinga, alla Sapienza, alla Sorbona, a Harvard e in quell’accidenti di Canada, il quale, dev’essere il clima, sa costantemente eccellere nell’impegno sopra detto. Ora. Distinguere tra i due gruppi è doveroso. Teppisti gli uni, sapienti gli altri. Carcerabili i primi, eminenti i secondi. Com’è giusto. Ingeneroso sarebbe invece sostenere, ma i giornali lo sostengono, che il gruppo delle giovani teppe di “Vita est militia” sia composto di zucche vuote. No. Quelle gliele farciscono i venerati vegliardi di “Israel minchiata semper”.
Per esprimere la propria opinione al Foglio telefonare al numero 06/589090 oppure cliccare sulla e-mail sottostante lettere@ilfoglio.it