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Riflessioni sull'uso di una fotografia 10/08/2014
Sulla Stampa on-line di oggi 10/08/2014 c'è un reportage fotografico di Dusan Vranic sui civili di Gaza.
Si apre, guarda caso, con la foto di un ragazzo che, a parte le garze sulle ferite, che dovrebbero essere il tema del reportage- presenta però una magrezza e una sporgenza di costole, non sappiamo dovuta a che cosa nel suo caso.
Nel caso della Stampa, a me invece pare, c'è la scelta di pubblicare quella foto in apertura del fotoreportage sempre con la solita perversa e neanche tanto subdola intenzione di evocare Auschwitz.
Hanno questa malattia, quest' ossessione, quest'odio latente che aspetta a ogni angolo per uscirsene così, con l'eleganza impeccabile delle foto, mica con i pogrom di Parigi, che cosa volete,  e questa volontà di provare che gli ebrei fanno agli altri ciò che è stato fatto a loro.

lettera firmata

La magrezza del ragazzo può essere dovuta alle operazioni e alla degenza in ospedale.
L'intenzione di evocare falsamente Auschwitz potrebbe esserci, anzi, è molto probabile che ci sia, anche se non è possibile dimostrarla. Ciò che è indubbio è l'effetto della foto sul lettore, un criterio che non viene mai applicato su Israele. Qualcuno ricorda di aver visto le immagini della famiglia Fogelman sgozzata a Itamar ?
Redazione IC


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