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Informazione Corretta Rassegna Stampa
08.08.2014 La politica inglese tra Israele e Hamas
Commento di Benyamin Ben-Haim

Testata: Informazione Corretta
Data: 08 agosto 2014
Pagina: 1
Autore: Benyamin Ben-Haim
Titolo: «La politica inglese tra Israele e Hamas»
La politica inglese tra Israele e Hamas
Commento di 
Benyamin Ben-Haim

      
David Cameron               Nick Cleg


Saida Warsi, sottosegretaria agli Esteri del governo britannico, dimissionaria


Oggi e` giovedi' 7 agosto 2014, da lunedi' scorso la situazione su Israele e` precipitata sia nel governo britannico, sia a BBC Radio 4, cioe` la stazione radio di Stato piu' politicizzata e seguita. Intanto, David Cameron si e` trovato costretto a cedere ai colleghi ed a criticare Israele, e si aspetta di peggio. Sono intervenuti vari fattori: l'incalzare della leadership liberaldemocratica nella coalizione di governo (i vertici liberaldemocratici sono sempre contro Israele, per tradizione), e soprattutto le dimissioni della sottosegretaria agli Esteri, la baronessa Saida Warsi, la prima persona musulmana a fare parte di un governo britannico. La BBC Radio 4 ne ha approfittato per una filippica, martedi' 5 agosto (che era anche il 9 di Av, il giorno piu' tragico del calendario ebraico a parte Yom ha-Shoah). In tale giorno, la BBC ha cercato di trarre il massimo vantaggio per fare pressione sul governo, proclamando e facendo sentire a viva voce la ribellione di vari parlamentari conservatori avversi a Israele (ovviamente ce ne sono, dato che storicamente i conservatori erano stati il partito dell'antisemitismo d'élite). E` stato il giorno in cui Cameron ha scoperto quel che scopri' Churchill: la veemenza e l'intrattabilita` degli antisemiti nel proprio governo. In serata, il 5 agosto, BBC Radio 4, nel lungo notiziario delle dieci, ha trasmesso un roseo servizio dall'Iran, nel quale sono stati citati versi poetici, e si e` preconizzata l'ondata di investimenti in Iran da parte delle multinazionali. Va detto che l'ultimo atto importante di William Hague come ministro degli Esteri (era il capo della Warsi) prima di doversi (finalmente) dimettere è stata la riapertura dell'ambasciata a Tehran, sfruttando il fatto che l'alleanza atlantica con gli Stati uniti non era piu' un ostacolo, grazie a Kerry. Quando Kerry fu candidato alla presidenza, l'ex-sindaco di New York, Abe Koch, dichiaro` che per la prima volta in vita sua avrebbe votato repubblicano, dato che Kerry, se fatto presidente, avrebbe venduto Israele.
E` estremamente eloquente che i mezzi d'informazione britannici, con la BBC in testa, abbiano taciuto quando l'Iran, dopo l'apertura occidentale, ha dichiarato di voler bruciare Israele, e messo su YouTube il video di come avrebbero bruciato coi droni di Hizbullah l'infrastruttura e la popolazione di Israele. E nessuno in Gran Bretagna, tra i giornalisti, ha sollevato la questione della fonte degli inesauribili razzi di Hamas. L'Iran non e` mai stato menzionato negativamente dalla BBC.
Avevo voluto credere fino a questa settimana che la Warsi fosse una persona per bene (anche per la tendenza degli ebrei a considerare protettivamente gli islamici che cercano di integrarsi, dato che ci consideriamo minoranza precorritrice che puo` aiutare le altre minoranze). Invece ha dimostrato di essere una oppositrice di Israele. Ha reso noto che fin tanto che e` stata in carica, ha cercato di influenzare la politica estera britannica mettendola contro Israele, ed ha ribadito che questo e` negli interessi della Gran Bretagna Ha anche detto che si rammarica di certi cambiamenti recenti al governo (leggi: William Hague, presuntuosissimo, che era ministro degli Esteri e capo della Warsi, oggi non e` piu' ministro, un vantaggio per Israele.) La Warsi (che e` avvocatessa) ha detto che sta dalla parte della legge, e della giustizia universale. (E` figlia di immigrati dal Pakistan- Paese dal quale i tremila ebrei di Karachi scapparono in India per salvarsi dalla folla tumultuante la notte dell'indipendenza - e prima di essere fatta baronessa e quindi entrare alla Camera dei Lord, era deputata per una circoscrizione nella quale la componente islamica e` assai rilevante.)
Occorre tenere presente che il Paese coi rapporti piu' rosei con la Gran Bretagna e` il Qatar, che appoggia sia Hamas, sia Isis, e che ha enormi investimenti nel settore immobiliare a Londra (basti menzionare il nuovo grattacielo, lo Shard). La Warsi ha detto che dopo Gaza, per motivi di coscienza non avrebbe potuto rimanere al governo. Naturalmente, è stato un coro di lordi per la sua integrita`. Ed Miliband ed il partito laburista, la BBC, i conservatori dell'ala nemica d'Israele, ed il partito liberaldemocratico del governo di coalizione sono estasiati, e Cameron ha dovuto fare dietro front intervenendo alla BBC. (I "dietro front" politici qui si chiamano "U-turn", ed i commentatori politici sono soliti dilettarsi ad attribuire U-turns ai conservatori al potere, mentre i laburisti prima di loro erano stati tanto arroganti da non cambiare mai linea, cascasse il mondo.) I liberaldemocratici nella coalizione esigono che non si vendano armi ad Israele. Occorre dire che i liberaldemocratici si formarono, oltre trent'anni fa, dall'unione dei liberali e dei socialdemocratici, questi ultimi frutto della secessione dei laburisti quando i laburisti perseguivano una linea estremista. il loro leader Nick Clegg, un patetico opportunista fino a tempi recenti aveva cercato di dare il contentino agli ebrei. (Il suo rivale per la leadership, Chris Huhne, ando` in prigione per due mesi perche', in combutta con la moglie, aveva finto che fosse stata lei alla guida di un'auto  in occasione di un'infrazione, e poi lei per vendetta lo aveva denunciato, ed era finita in prigione anche lei. Comunque, Huhne e` finito, come uomo politico.) Il rivale, e ora alleato contro Israele, di Clegg e` Vince Cable, che  considero un pericolo: quando il Segretario di Stato statunitense John Kerry ha aperto verso l'Iran, alla Camera Cable chiese al primo ministro che misure sarebbero state prese contro Israele, per impedire a Israele qualche gesto inconsulto (come se Israele avesse voluto attaccare subito l'Iran). Che e` come dire: legate Israele, cosi' l'Iran lo fa fuori e noi lucriamo. Nelle fasi iniziali del conflitto, un deputato liberaldemocratico affermo` che se lui fosse stato a Gaza, avrebbe lanciato razzi contro Israele. Un altro politico gli chiese, rimprovernadolo, quanti ebrei voleva ammazzare. Nick Clegg lo sospese dal partito -- si sa che tra i parlamentari liberaldemocratici tali espressioni d'odio contro d'Israele non sono infrequenti, ma a quanto pare Clegg voleva a quel punto avere ancora un dialogo con gli ebrei britannici, ma poi ha cambiato idea e fatto causa comune con Vince Cable: e` effettivamente la grande occasione dei liberaldemocratici di non squagliarsi come neve al sole (prospettiva reale) alle prossime elezioni parlamentari nel 2015, e, anzi, di attirare elettori da tutti gli altri partiti, col denominatore comune dell'odio per Israele. Non e` che non vi sia nessun deputato liberaldemocratico che si schiera con lo sparuto gruppo bipartisan (anzi tripartisan) dei "Friends of Israel", ma a questo punto io gli chiederei quel che Bruno Zevi chiese nel giugno 1967 alla grande manifestazione per Israele a Roma, a qualche membro del PCI che si era presentato: per farli parlare, impose la condizione che strappassero la tessera del partito. Io direi che ormai e` quel che si deve chiedere ai liberaldemocratici britannici che il loro partito usa come foglia di fico per mascherare la propria politica.
Nel notiziario di mezzogiorno di BBC Radio 4 di mercoledi' 6 agosto, veniva annunciato che a Londra il festival del cinema ebraico non avrebbe avuto luogo, perche' il festival riceve un contributo dall'ambasciata israeliana. In studio, ci fu una lite tra Pollard (direttore del Jewish Chronicle), e una tizia che non lo lasciava parlare, e che rappresentava il cinema, e che ripeteva che Israele ha ammazzato centinaia di bambini nelle scuole e negli ospedali. Ha anche gridato che a livello internazionale, la pensano come lei. Ha detto che il suo cinema e` non antisemita, ma antisionista. Pollard ha fatto presente che in Afganistan, il governo britannico ha ucciso migliaia di civili, ha ricordao che il governo israeliano e` l'unico ad essere oggetto di boicottaggio, ed ha fatto presente che agli ebrei, per essere ammessi in quella sala, ora si chiede di dissociarsi da Israele. Ha definito questo un pregiudizio "disgusting". In effetti io mi ricordo, qualche anno fa, un titolo del "Daily Telegraph", che si vantava che l'esercito britannico stava uccidendo insorti su una "industrial scale". All'inizio del conflitto attuale di Gaza, ad un programma, "Moral Maze", condotto dall’ottimo Alan Berg, un generale britannico ha giustificato Israele facendo presente come faccia i massimi sforzi per non colpire la popolazione civile. Invece un professore di filosofia cerco` di esporre una sua teoria morale che, in base a un 'principio di umanita', giustificava le atrocita` di Hamas. All'inizio dell'ultima guerra di Gaza, la BBC Radio 4 si comportava come se si dovesse attenere ad una qualche parvenza di imparzialita`, vuoi perche' una deputata, Louise Mensch, nel giugno 2012 aveva svergognato in sua presenza alla Camera un direttore generale uscente della BBC, Mark Thompson, perche' non era stata riportata la strage di una intera famiglia israeliana con bambini a Itamar ,sia per una parvenza di allineamento con la politica governativa (in barba alla conclamata indipendenza della BBC, che naturalmente non esiste, ma che la diplomazia britannica usa per giustificare i lavaggi del cervello alla gente). Si puo` ben dire che BBC Radio 4, in questa guerra, inzialemnte ha cercato di farsi passare per equidistante, ma dall'intervento contro Israele di Ed Miliband, la BBC si è schierata dalla parte di Hamas. E` tornata ad essere la BBC di sempre, nel senso deteriore del termine.

http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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