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La Stampa Rassegna Stampa
08.08.2014 Hamas contro l'estensione della tregua. Che rompe con una raffica di razzi
Cronaca di Maurizio Molinari

Testata: La Stampa
Data: 08 agosto 2014
Pagina: 19
Autore: Maurizio Molinari
Titolo: «Estensione della tregua a Gaza. Israele dice sì, Hamas contrario»

Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 08/08/2014, a pag. 19, l'articolo di Maurizio Molinari dal titolo " "Estensione della tregua a Gaza. Israele dice sì, Hamas contrario"

Segnaliamo che subito prima della scadenza delle 72 ore di tregua, Hamas ha ripreso a bersagliare Israele con i razzi, costringendola a reagire per difendersi.

E' facile prevedere che continuerà anche la criminale tattica degli scudi umani adottatata dal gruppo islamista.
Di seguito un video nel quale questa pratica è denunciata dal vescovo greco- ortodosso di Gaza
https://www.youtube.com/watch?v=eb8BeCfZAko



"Conviene che tu resti sul ring. Lui esce soltanto per una breve cura di...
uno o due anni, poi tornerà come nuovo !"

Di seguito, l'articolo:


Terroristi di Hamas


Al Cairo è corsa contro il tempo per prolungare la tregua fra Hamas e Israele a Gaza. Le 72 ore concordate scadono alle 8 di questa mattina e Ismail Haniyeh, leader di Hamas, è «contrario all’estensione del cessate il fuoco» perché «le nostre richieste non vengono prese in considerazione».
Mushir al-Masri, portavoce di Hamas, ha parlato ai sostenitori nelle strade di Gaza spiegando che «la guerra non è finita» e dunque oggi gli attacchi potrebbero riprendere «perché l’Egitto e le nazioni arabe non ci ascoltano». L’irritazione di Hamas nasce dal fatto che i mediatori egiziani hanno respinto le richieste per l’apertura di un porto, un aeroporto e un corridoio per Gaza. Al momento l’Egitto ha ottenuto da Israele solo l’apertura dei valichi per le merci umanitarie e la disponibilità di massima a liberare detenuti palestinesi ma a Hamas non basta, anche perché Il Cairo ha fatto presente che la riapertura del confine di Rafah avverrà solo se sul lato opposto vi saranno le forze di Abu Mazen, e non di Hamas.
La reazione di Israele arriva da Yuval Steinitz, ministro per l’Intelligence: «Se Hamas riprenderà gli attacchi la nostra risposta sarà molto dura». I comandi militari hanno presentato al premier Benjamin Netanyahu le opzioni per una ripresa dei combattimenti terrestri. Israele comunque si dice a favore di un rinnovo incondizionato della tregua, rilanciando la richiesta di «disarmare» Hamas.
Una proposta in merito arriva da Berlino, Londra e Parigi che suggeriscono a Netanyahu e Abu Mazen di «riattivare e rafforzare» la missione Ue a Rafah per «evitare che Hamas riceva armi, cemento e acciaio». La missione Ue fu inaugurata nel 2006 e sospese le attività nel 2007 a seguito del colpo di mano con cui Hamas strappò Gaza ad Abu Mazen. Il ministro degli Esteri Avigdor Lieberman ha chiamato il pari grado tedesco esprimendo fiducia sulla possibilità di una «missione rafforzata Ue» destinata ad essere avallata da una risoluzione dell’Onu.

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