Per Monsignor Nandino Capovilla, detto abuna 01/08/2014
Per Monsignor Nandino Capovilla, detto abuna di Deborah Fait
Monsignor Nandino Capovilla
Ho letto la sua lettera pubblicata sul sito http://www.vicenzapiu.com/ e ne sono rimasta sconvolta, non sorpresa conoscendo le sue simpatie, sconvolta si perchè è difficile leggere una lettera più ipocrita e impietosa.
Lei piange per i fratelli di Gaza? Da dove i cristiani vengono scacciati e perseguitati? Da dove per 14 anni sono stati sparati missili su Israele, a casaccio e sempre contro le zone abitate, città e kibbuz, col chiaro scopo di ammazzare cittadini di Israele, civili? Le è mai venuto in mente quello che devono aver passato quel milione di israeliani bombardati in continuazione? Le è mai venuto in mente cosa devono aver passato i bambini israeliani senza dormire la notte per la paura o mentre correvano avendo anche meno di 15 secondi per salvarsi? Ha mai pianto quando più di 1200 civili israeliani, donne vecchi e bambini morivano bruciati vivi negli autobus o nelle pizzerie per mano dei terroristi suicidi palestinesi? Non mi fraintenda, non vorrei mai che lei piangesse per noi israeliani, Monsignor Capovilla, anzi se lo facesse sarei molto a disagio di fronte a lacrime di coccodrillo. Sarebbe però opportuna e benvenuta qualche lacrimuccia per i cristiani, come lei, perseguitati nei paesi arabi che lei tanto ama. Pianga pure per i suoi fratelli islamici di Gaza (i Cristiani non esistono più da quelle parti) ma mi permetta di farle un breve e drammatico riassunto della situazione di quelli che dovrebbero essere i suoi fratelli cristiani nel mondo arabo/islamico. Giorni fa mi è capitata sotto gli occhi fotografia di una ragazzina cristiana in un paese arabo, morta, insanguinata, palesemente morta sotto tortura, adagiata su un letto cui era INCHIODATA con un crocefisso piantato nella sua bocca spalancata che le usciva da dietro e penetrava nel materasso. Non le viene voglia di mettersi a singhiozzare di fronte a tanta sofferenza provocata da un’immensa barbarie? Boko Haram ha ammazzo decine di migliaia di cristiani, ha rapito centinaia di donne e ragazzine cristiane vendendole come schiave a 12 dollari cadauna. In Iraq è stato creato lo stato islamico dell’ISIS, con a capo Al Bagdadi, un califfo tanto illuminato da voler estendere il suo califfato su Siria,Giordania, Israele, Libano , Palestina ( che ancora non esiste ma loro la creeranno al posto di israele) Kuwait, Cipro, Turchia e su su fino a Roma dove pianterebbero la loro verde bandiera sul Vaticano. Mentre scrivo è stata dichiarata califfato islamico anche una parte della Libia. Contento Abuna? Non le riesce di spremere una lacrimuccia per tutto questo? E per i 170.000 morti ammazzati in Siria? Pensi che durante il mese del Ramadan in Siria sono stati uccisi altri 2751 siriani, più del doppio dei suoi fratelli di Gaza che in maggioranza erano terroristi. . Niente lacrime? Non sono anch’essi figli di un Dio che non ha lo stesso nome del suo ma che sempre Dio è? E per tutti i morti in Libia, una Libia che non esiste più, ora califfato isalmico, percorsa da orde di banditi islamisti?
La veglia Per Israele e per i Cristiani Perseguitati”
Niente da fare, abuna? Non sono riuscita a commuoverla vero? O palestinesi o niente, i morti non palestinesi non le interessano e lo avete confermato snobbando la veglia organizzata due giorni fa a Roma davanti alla sede del Foglio. La veglia era “Per Israele e per i Cristiani Perseguitati” e sa cosa è successo, abuna? Gli ebrei sono arrivati in gran numero, i cristiani erano due , si, ha letto bene, solo due, Magdi Allam e Antonio Socci. Non è arrivata nessuna delegazione di cristiani, niente, zero, nemmeno dalla parrocchia più vicina. Il Vaticano non si è fatto vivo. Il Papa al quale piace tanto fare il personaggio democratico e originale, risultando spesso anche ridicolo, non menziona mai i suoi, vostri correligionari maciullati dall’islam. Anche a lui pare che interessi solo un popolo che popolo non è bensì un insieme di popolazioni arabe riunitesi per gettare fuori dal Medio Oriente islamico i maledetti ebrei/sionisti. La vostra indifferenza sulla sorte dei vostri correligionari perseguitati, assassinati, bruciati vivi, martirizzati mi da una specie di malessere molto forte che rasenta il disgusto. Devo ancora capire se la vostra assenza alla Veglia per i cristiani perseguitati è dovuta al rifiuto di stare in mezzo agli ebrei, da sempre odiati dalla Chiesa di Roma, nonostante varie richieste di perdono di qualche Papa, o se non vi siete fatti vedere per indifferenza per le sofferenze dei cristiani nei paesi arabi o addirittura per paura di offendere il terrorismo islamico nei confronti del quale non è mai uscita una condanna dalla sua bocca o da quella del suo Capo in Vaticano. n entrambi i casi, Abuna, mi vergogno per lei, per voi e mi piange il cuore per i vostri correligionari che muoiono tra sofferenze incredibili e disumane e tra l’indifferenza di chi dovrebbe difenderli.