Diario di Angela Polacco Lazar da Gerusalemme 01/08/2014
IC continua la pubblicazione del diario di Angela Polacco Lazar da Gerusalemme, ecco una nuova puntata.
Sono appena tornata dalla visita alla famiglia Shor che ha perso due giorni fa Barkay z"l, dentro un peel box a difesa del kibbutz Nahal Oz, al confine est della Striscia di Gaza, raggiunto da 10 terroristi di hamas passati attraverso un tunnel. erano armati fino ai denti, sono riusciti ad infiltrarsi ed hanno massacrato 5 giovanissimi soldati di leva. Ho abbracciato Rivka, la madre che e' scoppiata in un pianto dirotto. Ci siamo strette in un abbraccio fortissimo e bagnandoci le guance di lacrime abbiamo ricordato i due anni in cui ogni giorno Barkay e Yael andavano all'asilo insieme. ci eravamo riviste spesso perche' lei e' sempre stata molto attiva nei consigli dei genitori del liceo frequentato da mio figlio Imanuel. ho fatto una gran fatica prima a decidermi di percorrere qualche metro per raggiungere casa Shor, poi ad entrare, poi a parlare , tanta e' l'incapacita' di consolare una madre inconsolabile. Abbiamo parlato, abbiamo pianto insieme e anche yYron, il papa' di Barkay, che era seduto accanto a noi ha ricordato degli episodi di suo figlio che aveva dimenticato. Mi ha perfino ringraziato di averglieli ricordati. Tutti i presenti seduti intorno a noi erano in silenzio e ascoltavano. Yaron e Rivka cercano di ricostruire nei minimi particolari la vita cosi' breve del loro amato primogenito scoprendo di lui aspetti che non conocevano o storie che avevano dimenticato, e' il loro ed il nostro modo per farlo sentire ancora vivo accanto a noi. Sono tornata a casa e non faccio che pensare a questo incontro che mi ha lasciato un gran dolore nelle viscere, ho la sensazione che qualcosa mi sia stato strappato dal ventre. E' da un po' di tempo che ho questa strana sensazione, e ogni giorno alla notizia della morte dei nostri ragazzi in guerra il dolore si acuisce. I tre giovani di cui vedete le foto, Guy Algranati, Matan Gotlib e Omer Hay saranno seppelliti oggi. Sono quei "violenti, criminali e terribili" soldati dell'esercito israeliano che sono rimasti uccisi ieri alla scoperta dell'ennesimo tunnel dentro un'abitazione civile di gaza che era stata riempita di trappole esplosive. Attraverso i loro sorrisi e i loro sguardi io vedo solo i loro sogni e le loro speranze distrutte. Vi prego di conoscere le storie di ciascuno dei 56 soldati di Zahal caduti in questi giorni. Capiremo cosa avranno perduto i loro genitori ma soprattutto la societa'. Avevano delle grandi aspirazioni, erano tutti impegnati nella vita e soprattutto volevano costruire un futuro migliore per tutti. Che il ricordo di ciascuno di loro sia di benedizione.