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Vietato non odiare Israele 01/08/2014
Una scena surreale : il sottoscritto , durante una trasmissione radiofonica pomeridiana di una nota emittente romana ( Radio Radio ) , manda un messaggio per chiedere conto di alcune affermazioni fatte in diretta sulle politiche dello stato di Israele. Dopo 10 minuti , mi contatta un altro giornalista presente in redazione , che praticamente mi vomita addosso tesi come "gli ebrei non hanno imparato niente dal loro passato " e "gli ebrei sono forti perché fanno blocco " con , dulcis in fundo , sonore risate sulle affermazioni dell'IDF circa la propria estraneità per i fatti del campo giochi di Shati e la scuola Onu di Beit Hanoun. Il tutto con un tono assolutamente perentorio , come se mi volesse richiamare all'ordine. Il giornalista in questione si chiama Alessio Di Francesco che , normalmente , si occupa di sport. Ma vi rendete conto di dove siamo arrivati : un ascoltatore manda un messaggio ad una radio e un operatore dell'informazione lo richiama per redarguirlo ? Ho provveduto a mandare una mail al Direttore Ilario Di Giovambattista , personaggio piuttosto famoso nel variegato mondo dell'etere romano e vediamo se otterrò qualche risposta. Credo di aver tenuto testa , seppure per via telefonica , alle tesi palesemente antisemite che mi sono state proposte ma , comunque , rimane un senso di profondo disgusto. Cordialmente ,

Gianmaria Quercioli.

Un'episodio grave, rivelatore del clima di pregiudizio che alberga tra chi dovrebbe fare informazione e invece, spesso, diffonde falsità e odio
Redazione IC

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