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Porto mia figlia alla base militare al confine con Gaza 27/07/2104

domenica, 27 luglio 2014, h 6.30.
siamo uscite di casa. Yael a malapena si vede dietro al suo enorme zaino pieno di roba pulita e profumata e la piccola spesa che abbiamo fatto perche' abbia del cibo per cialiaci che la' dove sta di base al confine di gaza e' difficile avere. come nei giorni scorsi si accontentera' di cose fredde ma stamattina ha riscaldato il pollo coi peperoni ed una mussaka che mangera' a pranzo e a cena, anche se' e' un avanzo di shabat , sentira' ancora il sapore di casa. stiamo in macchina con la radio accesa , reshet bet e i suoi notiziari, un altro soldato ucciso ieri sera da un razzo sparato da gaza mentre israele aveva accettato il prolungamento della tregua umanitaria , siamo a 43 soldati caduti in questa operazione militare. alla radio la notizia della manifestazione di ieri sera dei pacifisti israeliani a piazza rabin, yael mi guarda e mi dice : mamma ti pare sia giusto? i miei amici e i soldati stanno morendo, stanno difendendo la nostra sicurezza e loro manifestano? non sanno che hamas non solo vuole uccidere tutti gli israeliani ma uccide anche i suoi abitanti ? che senso ha tutto questo? io cerco di risponderle tentando di spiegarle che in uno stato democratico c'e' la libera espressione di opinione, ma lei fa fatica a capire...poi la notizia che la manifestazione e' stata interrotta perche' hamas ha rispreso a sparare su israele. yael : ma mamma, non vedi come sono stupidi? la bacio, le dico di stare attenta e di chiamarmi durante il viaggio che la portera' a sud, alla radio e al mio cellulare si sentono gli allarmi dei lanci di razzi lungo tutto il confine con la striscia di gaza, nonostante la tregua umanitaria che israele ha accettato. vorrei stringerla a me di piu'. e' cosi' esile che la potrei addirittura soffocare, mi limito a baciarla, le sorrido e lei col suo carico, si allontana. davanti a me un'altra auto, un padre che saluta sua figlia soldatessa, stessa scena. durante i 10 minuti di strada che faccio in auto, continuo a pensare, 1000 morti palestinesi a fronte di 45 israeliani, se gli israeliani sono cosi' pochi vuol dire che sono crudeli e violenti. ma perche' non si racconta tutta la verita'? nel ridurre tutto a numero, si nascondono tante cose, forse in quei mille ci sono i terroristi, forse ci sono donne e bambini di cui si e' fatto scudo hamas, forse quei ragazzini che hamas arma -ce ne uno di 16 anni ricoverato in un ospedale israeliano, ci sono anche quelle vittime civili che non certo sono stati l'obiettivo del nostro esercito. nessuno di noi e' stato educato ad uccidere tanto per uccidere. perche' ci si indigna se israele si difende e difende i suoi abitanti e i suoi bambini che sono stati quasi interamente evacuati dal sud? abbiamo la commiserazione del mondo solo quando si commemorano i 6.000.000 di morti della shoa', le nazioni del mondo continuano a ripetere di non mettere in discussione il diritto di israele a difendersi , ma 1000 morti sono tanti. israele con la scoperta di questi tunnel costati milioni di euro ha sventato un mega attentato a kibbitzim, villaggi e citta', programmato per il prossimo rosh hashana', allora si che avremmo avuto la pieta' del mondo, ma solo davanti ai morti. per fortuna non succedera' ed il prezzo che paghiamo in perdite umane e immagine e' altissimo. speriamo che il mondo capisca chi e' hamas e chi sono tutti quei fondamentalisti islamisti che remano contro la realizzazione di una pace e del benessere del proprio popolo. intanto aspetto che con una telefonata yael mi avvisi che e' arrivata senza problemi alla sua base.

Angela Polacco Lazar, Gerusalemme

Bellissima testimonianza, grazie !
IC redazione


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