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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
26.07.2014 Trattare con Hamas, ma solo dopo averla sconfitta: l'opinione dell' ex capo del Mossad Efraim Halevy
intervista di Viviana Mazza

Testata: Corriere della Sera
Data: 26 luglio 2014
Pagina: 3
Autore: Viviana Mazza
Titolo: «L’ex capo del Mossad «Hamas deve restare perché c’è di peggio»»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 26/07/2014, a pag. 3, l'intervista di Viviana Mazza a Efraim Halevy, ex capo del Mossad Efraim Halevi, dal titolo "L’ex capo del Mossad «Hamas deve restare perché c’è di peggio» ".

               
Viviana Mazza                                Efraim Halevy

«Non è il momento di negoziare una tregua con Hamas», dice al Corriere Efraim Halevy, ex capo del Mossad. Eppure l’autore di «Man in the Shadows» (L’uomo delle ombre) ha riconosciuto in passato l’esigenza di trattare con il movimento fondamentalista. Anzi, ha detto che Israele negozia da anni con Hamas, anche se ammetterlo è «politicamente sconveniente» per entrambi.
Perché non trattare ora?
«In linea di principio credo che ci debba essere un dialogo, ma non in questo momento. Le operazioni devono andare avanti finché Hamas non sarà ridotto in una posizione di chiara inferiorità rispetto a Israele».
Crede che la sospensione dei voli internazionali su Tel Aviv sia stata una vittoria per Hamas?
«La temporanea sospensione dei voli va giudicata sulla base dei risultati finali e, nonostante i razzi di Hamas, Israele ha dimostrato di poter proteggere l’aeroporto. E poi Hamas non ha rivelato le sue vere perdite, il numero di morti tra i miliziani: li sapremo a battaglia conclusa».
Lei ha detto che ci sono nemici peggiori di Hamas: come l’Isis, lo «Stato islamico» attivo in Iraq, che ha iniziato a reclutare anche a Gaza.
«La questione è se Israele abbia interesse o meno a eliminare Hamas. La loro leadership non mi piace affatto, ma ciò non cambia il fatto che siano al potere. Vogliamo che continuino ad esistere ma con forze ridotte: per via dell’Isis, e perché serve un interlocutore a Gaza. Quando l’attuale scontro finirà, verrà il tempo del dialogo».

Per esprimere la propria opinione al Corriere della Sera, telefonare al numero 02/62821 oppure cliccare sulla e-mail sottostante

lettere@corriere.it

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