Israele colpevole per definizione rassegna di titolazioni, cronache e analisi che alimentano l'odio
Testata: Informazione Corretta Data: 25 luglio 2014 Pagina: 1 Autore: la redazione Titolo: «Israele colpevole per definizione»
Molti dei giornali italiani di oggi, 25/07/2014,sembrano dare per scontato che la scuola dell'UNRWA bombardata a Gaza sia stata colpita dall'esercito di Israele, ipotesi ancora da verificare, e non evidenziano la pratica di Hamas di utilizzare i civili come scudi umani.
L'articolo di Fabio Scuto a pagg. 10-11 di REPUBBLICA è intitolato "Morte sotto la bandiera Onu a Gaza cannonate su una scuola è strage di donne e bambini. 'Israele sapeva dei rifugiati' ". Scuto scrive nell'articolo che 'il massacro non ha ancora un responsabile certo", ma anche, contraddicendosi, "è la quarta volta negli ultimi tre giorni che le truppe israliane attaccano una scuola dell'Onu".
Nessun dubbio nella cronaca di Umberto De Giovannangeli a pag. 6 dell' UNITA' intitolata "Gaza, bombe su scuola Onu: è strage". Scrive u.d.g. :" ieri l'artiglieria israeliana ha colpito una scuola dell' UNRWA".
Titolo di AVVENIRE in prima pagina "Israele colpisce scuola dell'Onu, tra i 17 morti anche bimbi e funzionari". Titolo a pagina 4 del gratutito LEGGO: "Israele colpisce scuola Onu. 17 morti. strage infinita"
A distinguersi per odio antisraeliano è Il titolo del FATTO QUOTIDIANO a pag. 12, tutto tra virgolette, che riprende le parole delle "autorità palestinesi": "Bombardamento nazista sulla scuola dei profughi". In prima pagina la responsabilità viene attribuita senza ombra d dubbio a Israele: "Gaza, Israele bombarda la scuola Onu "
Nessun dubbio ovviamente nella cronaca di Michele Giorgio pubblicata dal MANIFESTO . Sul quotidiano comunista si segnala anche l'articolo di Alessandro Dal Lago, per il quale Gaza sarebbe "martirizzata" da Israele da 13 anni: Dal Lago forse non si è accorto che da Gaza che operano i gruppi terroristici che colpiscono Israele, il quale si difende e non è perciò assimilabile a un persecutore, nè del ritiro da Gaza di militari e civili israeliani nel 2005. Perché la risposta a questa scelta non è stata la costruzione di uno stato e di un'economia, ma una pioggia di razzi ? La soluzione a questa incongruenza nella visione a senso unico del MANIFESTO è offerta da Manlio Dinucci, che riesce a sostenere che il ritiro israeliano da Gaza avrebbe avuto l'unico scopo "lasciare mano libera alle forze armate". Ovvero, israele avrebbe lasciato Gaza... per poterla bombardare e, successivamente, rioccupare, cacciando la popolazione palestinese ! Ma se Gaza non fosse stata trasformata da Hamas in una roccaforte terroristica il diabolico piano fantasticato da Dinucci sarebbe immediatamente fallito.
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