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Antisemitismo, un virus latente 21/07/2014

Egr. Sig. Volli,

sono alquanto sconcertato da questo virus antisemita che ha contagiato quasi tutto l'Occidente senza, peraltro, che io abbia consapevolezza del motivo di tale odio verso tutti gli ebrei e in particolare contro Israele. vorrei veramente che Lei mi spiegasse questo diffuso fenomeno che non fa onore all'umanità. V'è una diffusa simpatia verso i terroristi, e un becero livore nei confronti di chi vorrebbe vivere in pace e in sinergia con tutti i popoli.

La ringrazio con stima.

Mario Dastoli.  

Risponde Ugo Volli:

Gentile lettore,

purtroppo il virus era già lì, più o meno dormiente. E' lo stesso virus che portò alla Shoà con il sostegno più o meno tacito della maggior parte della popolazione europea e anche italiana (si legga quel libro uscito pochi mesi fa intitolato "Di pura razza ariana", che studia i materiali di polizia e i rapporti degli informatori sulle reazioni alle leggi razziste del fascismo, è impressionate). E' lo stesso virus che provocò le grandi ondate antisemite in Germania, Austria, Francia alla fine dell'Ottocento e all'inizio del Novecento, di cui il caso Dreyfus fu solo un episodio. E' lo stesso virus che si espresse nella campagna di Civiltà Cattolica (la rivista dei Gesuiti) durata un secolo fra il 1850 e il 1950 (si legga "I papi contro gli ebrei" di David Kertzner), i roghi dell'Inquisizione, i pogrom dell'Europa orientale, l'antisemitismo del movimento socalista e anche degli ebrei che ne facevano parte, Marx in testa. Ne trova traccia in egregi pensatori come Kant e Voltaire, in pittori, musicisti, teologi e storici. E' lo stesso che si è manifestato nel mondo islamico nel corso dei secoli. La sua causa, a dirla in una battuta, è il rifiuto degli ebrei, piccola popolazione che vive in mezzo ad altri popoli, di lasciarsi assorbire, di tradire la fedeltà alla loro cultura e al loro Dio. Purtroppo la malattia è riesplosa adesso, grazie alla collaborazione contro natura fra musulmani reazionari e progressisti affetti da voilontà di suicisio simbolico. Ma Israele nella sua storia ne ha viste tante e ha superati tutti i tentativi di distruggerlo. Se devo dirle come la penso, l'antisemitismo è oggi una malattia che minaccia il futuro dell'Occidente anche più di quello degli ebrei

Ugo Volli

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