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21.07.2014
'Mentre noi usiamo sistemi antimissile per proteggere la nostra popolazione civile, loro usano i loro civili per proteggere i missili'
intervista a Benjamyn Netanyahu
Testata : La Repubblica
Data : 21 luglio 2014
Pagina : 4
Autore : Wolf Blitzer
Titolo : «Netanyahu: 'Sono triste per tutte le vittime civili. Ma stanno usando le foto di quei morti'»
Riprendiamo da REPUBBLICA di oggi, 21/07/2014, a pag. 4, l'intervista di Wolf Blitzer a Benjamyn Netanyahu (ripresa da Cnn), dal titolo "Netanyahu: 'Sono triste per tutte le vittime civili. Ma stanno usando le foto di quei morti' ". Wolf Blitzer Benjamyn Netanyahu Una domanda veloce. Come pensa di uscire da Gaza? «Quando avremo raggiunto una serenità sostenibile. Voglio dire: non desideravamo che la situazione si inasprisse in questo modo. Ci è stato imposto da Hamas. Hanno iniziato a lanciare missili sulle nostre città, aumentando le ostilità a ritmo serrato. Avevo chiesto di ridimensionare i toni. Hanno rifiutato. Avevo accettato la proposta egiziana di un cessate il fuoco appoggiato dalla Lega araba e dall’Onu. Loro l’hanno rifiutata. Ho accettato un’interruzione umanitaria proposta dalle Nazioni Unite. L’hanno rifiutata. Interromperemo le operazioni militari quando potremo ridare serenità alla nostra gente. Alcuni ministri del suo gabinetto pensano che l’unico modo poterlo fare è di rioccupare Gaza. Lei è a favore? «Sono a favore di qualsiasi intervento necessario a porre fine a questa folle situazione. Provi a immaginare cosa sta passando Israele. Immagini se il 75 per cento della popolazione degli Stati Uniti fosse a portata di missili nemici, e avesse 60-90 secondi di tempo per raggiungere i rifugi. Non dico solo New York, ma New York, Washington, Chicago, Detroit, San Francisco, Miami… scelga lei. È impossibile. Non si può vivere così. Penso che occorra ripristinare una serenità e una sicurezza sostenibili. E intraprenderemo qualsiasi azione sarà necessaria a raggiungerle ». Quindi anche una possibile rioccupazione di Gaza? Perché molti suoi strateghi militari temono che si possa finire in un pantano, un pantano pericoloso. «Nessuno desidera spingersi troppo in là con le strategie, ma ciò che sta accadendo è eccessivo. Non stanno solo prendendo di mira le nostre città. Stanno deliberatamente lanciando migliaia di missili. Negli ultimi giorni ne hanno lanciato duemila sulle nostre città. E non solo: intendono uccidere il maggior numero possibile dei sei milioni di israeliani che vivono a portata dei loro missili. Non ci sono riusciti, e non per mancanza di volontà, ma perché noi, con l’aiuto degli americani, siamo migliorati. Sono grato al presidente Obama e al Congresso Usa per l’aiuto che ci hanno dato nello sviluppare questi Iron Dome: dei sistemi fantastici. Alcuni missili però riescono a oltrepassarli. E colpiscono le nostre scuole. Quindi dobbiamo porre un freno. Oltre ai missili hanno costruito anche dei nuovi tunnel del terrore all’interno delle abitazioni palestinesi di Gaza. Raggiungono il territorio israeliano dal sottosuolo. I terroristi spuntano tra di noi, tentano di uccidere i civili e rapire gli israeliani. Quindi ci stiamo dando da fare per neutralizzare quei tunnel. E protrarremo le operazioni per tutto il tempo che riterremo necessario». Si vedono però delle foto tristissime che ritraggono bambini e rifugiati palestinesi che fuggono a migliaia dalle loro case. Sono immagini or-rende, strazianti. Cosa prova nel vederle? «Proviamo tristezza per ogni civile che viene ucciso. Non è nelle nostre intenzioni. È questa la differenza tra noi e loro. Hamas prende deliberatamente di mira i civili e deliberatamente si nasconde tra la popolazione civile. Nascondono tra i civili i loro soldati, i loro missili e le altre armi. Che scelta ci resta? Dobbiamo proteggerci. Ecco perché cerchiamo di prendere di mira coloro che lanciano i missili, è chiaro. Non intendiamo colpire i civili, è Hamas che intende farceli colpire. Vogliono il maggior numero possibile di vittime civili, perché si dice che sfruttino - è orribile che sfruttino la telegenicità dei morti palestinesi a favore della loro causa. Più ci sono morti e meglio è». Adesso però c’è una grande violenza. «Adesso è molto difficile, perché Hamas sta usando i palestinesi come scudi umani. Mentre noi usiamo sistemi antimissile per proteggere la nostra popolazione civile, loro usano i loro civili per proteggere i missili.» Molti sono profondamente preoccupati da ciò che vedono in questa ondata - ridotta ma molto violenta e pericolosa - di estremismo israeliano in Israele. «Ecco dov’è la differenza. Noi non glorifichiamo questi assassini. Noi li mettiamo in carcere - lo abbiamo preso tre giorni dopo quel tragico assassinio. Non li glorifichiamo. Non allestiamo campi suicidi per bambini». © Cnn ( traduzione di Marzia Porta)Per esprimere la propria opinione a Repubblica , telefonare al numero 06/49821 oppure cliccare sulla e-mail sottostante
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