Chiedo pazienza perchè so che IC non è un'agorà religiosa ma vorrei rispondere al Sig. Bortolami. La citazione biblica che ho messo è fuori contesto e nello specifico ringrazia il Signore per non avermi creata indifesa, ma andrebbe letta insieme a "Se il nemico viene per ucciderti, uccidi prima lui" che è la quintessenza della legittima difesa. La mia preghiera (e temo di aver fatto male a renderla pubblica) parla sempre di difesa e solo uno sprovveduto può credere che ci si possa difendere in guerra senza colpire e rendere inoffensivo il nemico anche uccidendolo. Detto questo non capisco che centri la mia invocazione col dialogo interreligioso. Capisco invece che Lei, Sig. Bortolami applica il doppio standard facendo finta di non sapere che l'islam ci vuole tutti convertiti o tutti morti. Tra le due opzioni preferisco quella di difendermi e difendere la mia famiglia. A qualunque costo. Rachele Levi
Non crediamo che lei abbia fatto male a rendere pubblica la sua preghiera. Il perchè lo spiega lei stessa in questa sua lettera. Esiste un diritto alla legittima difesa, ed è riconosciuto dal cristianesimo quanto dall'ebraismo e dalla morale laica dell'Occidente. L'alternativa sarebbel l'attribuzione alla vittima designata del dovere di farsi uccidere. Sarebbe l'affermazione di un principio mostruoso come questo a costituire il vero 'scandalo". Redazione IC