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Ugo Volli
Cartoline
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Domande a chi appoggia Hamas 16/07/2014
Domande a chi appoggia Hamas
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli

A destra, razzi sparati da Gaza verso Israele

Cari amici,

se siete insoddisfatti del modo in cui la stampa tratta l'aggressione di Hamas alle città alle case e alle scuole israeliane e la risposta dell'esercito di Israele – e lo sono molto anch'io – dovete pensare che quel che circola nei social media è molto peggio. Ne abbiamo esperienza tutti quanti, ma vi prego di guardare questa ricerca curata dal Corriere della Sera (http://sentimeter.corriere.it/2014/07/14/tra-indifferenza-e-costernazione-il-conflitto-israeliano-palestinese-polarizza-la-rete/); è vecchia di due giorni e certamente appossimativa, ma il clima è ancora quello. Dobbiamo tutti mobilitarci per spostare questa percezione scorretta, anzi assurda della realtà sul terreno. Bisogna farlo con calma e argomenti semplici e precisi. Mi permetto di suggerirvene alcuni, in forma di domanda.

1. AI PACIFISTI Il governo egiziano, d'accordo con l'Europa e gli Stati Uniti ha chiesto un cessate il fuoco da entrambe le parti, come possibile inizio di una trattativa di pace, che doveva scattare ieri mattina. Il governo israeliano ha accettato il cessate fuoco e l'esercito ha sospeso tutte le sue operazioni. Hamas ha rifiutato e ha continuato a spedire i suoi razzi sulle città israeliane. Qui c'è l'articolo della Stampa, una fonte certamente neutra, che documenta la faccenda: http://www.lastampa.it/2014/07/15/esteri/gaza-il-braccio-armato-di-hamas-niente-tregua-sarebbe-una-resa-razzi-anche-da-libano-siria-e-sinai-9svdpBWSocr3jXm0ms4n5H/pagina.html. In sostanza, bastava che Hamas cessasse di bombardare Israele DOPO che Israele si era fermata e una tregua si sarebbe raggiunta. Ma non ha voluto farlo. Come si fa a parlare in queste condizioni di “aggressione” israeliana? Chi vuole la guerra e chi vuole la pace?


Civili israeliani sotto l'attacco di Hamas

2. AGLI UMANITARI Per sua stessa ammissione, Hamas ha sparato i suoi razzi sulle città israeliane, non su obbiettivi militari, ha mirato cioè ai civili, non all'esercito nemico. Non è un crimine di guerra? Spesso si risponde che i morti sono a Gaza e non in Israele. La ragione è molto semplice. Israele dedica molti sforzi alla difesa dei civili. Ha costruito il sistema antimissile più avanzato al mondo, la “cupola di ferro” che calcola la traiettoria dei razzi nemici e li abbatte con un altro razzo se sono diretti in una zona abitata. E' un compito difficilissimo, come se un portiere per parare un rigore potesse solo usare un secondo pallone da calciare in maniera da arrestare quello dell'attaccante. Ma la tecnologia israeliana ci è riuscita. E ha anche messo insieme un sistema di allarme (sirene, messaggi, app da cellulare) che avvertono in tempo del pericolo. E inoltre, naturalmente, un sistema di rifugi. Hamas ha usato la tecnologia per costruire razzi offensivi, non antimissili; e il cemento per i tunnel destinati a rapire gli israeliani e a oltrepassare il confine per operazioni di sorpresa, non per fare i rifugi. Avete mai visto una singola foto di un rifugio di Gaza?  Eppure ha scatenato la guerra. E invece di usare i razzi per difendere la gente, come Israele, usa la gente come scudi umani per difendere i suoi razzi.


L'aereoporto internazionale Ben Gurion

3. AI VIAGGIATORI Fra i molti obiettivi dichiarati e poi effettivamente presi di mira da Hamas, ce ne sono che meritano di essere sottolineati: l'aeroporto internazionale Ben Gurion e Dimona. Sul primo, è presto detto: è il solo aeroporto internazionale israeliano, solo civile, non militare; ci passano ventimila persone al giorno, per lo più stranieri, turisti, ma anche i capi di stato (da ultimo ci è atterrato il Papa). Vi sembra un obiettivo accettabile? Un luogo in cui passano turisti, famiglie, pellegrini, equipaggi di tutto il mondo - e anche i cittadini di Israele, arabi ed ebrei, come del resto nelle città. I soli che è difficile trovarvi sono i militari, che difficilmente di questi tempi vanno all'estero. Magari ci passano anche i pacifisti. Immaginate che riescano a colpire un aereo con trecento passeggeri pronto al decollo, che si porta dietro una decina di tonnellate di carburante. Morirebbero tutti, e forse non solo loro. Ripeto: un aeroporto civile è per voi un obiettivo accettabile?


La centrale nucleare di Dimona


4. AGLI ANTINUCLEARISTI Ancora peggio per Dimona. E' il posto dove ha sede da decenni il solo reattore nucleare di dimensioni industriali in Israele. Per bombardare un reattore nucleare, oltretutto a quaranta chilometri da casa, bisogna essere pazzi da legare. Chernobyl fece tutto il disastro che sappiamo non esplodendo, ma surriscaldandosi e fondendo il nocciolo. Un'esplosione ha un effetto molto peggiore, non produce solo vapori radioattivi, ma polverizza il carburante nucleare e lo mette in circolo. Chi fa una scelta del genere mette in conto migliaia di morti per radioattività. E questo tipo di disastro non bada alle frontiere. Guardate una cartina: insieme a Beer Sheva, Gaza è la città più vicina a Dimona. Un po' più in là c'è Hebron, Gerusalemme, i posti dove vivono soprattutto gli arabi. E tutt'intorno la Giordania, il Sinai, l'Egitto... Be', chiedetevi e chiedetelo ai vostri amici, soprattutto se sono almeno un po' ecologisti: è possibile fare il tifo per gente così pazza e fanatica per cercare di far saltare una centrale nucleare?


La Sharia come unica legge

5. AI PROGRESSISTI Ultima domanda da fare ai vostri conoscenti. Ammettete di poter decidere voi, chi vince. Vorreste che Hamas realizzasse il suo progetto? Fate leggere loro lo statuto di Hamas (http://www.cesnur.org/2004/statuto_hamas.htm). Non c'è solo dentro la strage di tutti gli ebrei (non solo gli israeliani, tutti gli ebrei fino all'ultimo). C'è anche una società musulmana medievale, in cui non c'è posto per gli omosessuali, non vi è alcuna autonomia per le donne che sono imprigionate in casa e sotto il burka, non vi è libertà né politica né religiosa, si tagliano le mani ai ladri e si lapidano gli adulteri, l'arte è controllata, la stampa non è libera, ogni ideologia che non sia l'Islam, dunque anche il comunismo, è proibito e porta alla pena di morte... è la società che cercano di realizzare gli integralisti islamici dovunque prendono il potere, dall'Afghanistan all'Isis e che vogliono estendere a tutto il mondo. Non sono segreti, è tutto dichiarato nella maniera più esplicita. Al confronto l'Italia fascista degli anni Trenta sembra un luogo di straordinaria libertà, la Germania hitleriana appare propizia e gentile. E' questo il mondo che vogliono antifascisti, comunisti, progressisti? O è una ricetta che vorrebbero solo applicare a Israele ? E in questo caso, non c'è una piccola discriminazione, un'ombra almeno di antisemitismo? Chiedeteglielo.


Ugo Volli

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