Assalto alla sinagoga Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli
A destra, Parigi: assedio alla sinagoga
Cari amici, l'altro giorno a Parigi è accaduto un episodio di estrema gravità, di cui i giornali italiani non hanno dato quasi notizia. Alla fine di una manifestazione di solidarietà ad Hamas, così “pacifica” che i manifestanti arabi hanno sfilato col volto coperto e portandosi dietro dei modelli in cartone dei razzi Qassam, imitando i grotteschi costumi delle parate terroriste, i manifestanti hanno dato l'assalto a due sinagoghe di Parigi (http://www.jta.org/2014/07/13/default/anti-israel-protesters-attack-paris-synagogue). La polizia era all'inizio troppo poca per reagire (cinque contro duecento, a quanto pare) e l'urto violentissimo degli assalitori è stato retto da alcuni gruppi di autodifesa ebraici, al prezzo di alcuni feriti. Hanno così impedito una carneficina. Duecento persone sono state imprigionate in una sinagoga fino all'arrivo dei rinforzi di polizia che hanno disperso gli arabi. Trovate qui alcune foto e filmati della manifestazione: http://elderofziyon.blogspot.it/2014/07/unbelievable-anti-semitic-attacks-in.html. Vi prego di guardare queste immagini, perché assalti del genere a un luogo di culto non se ne vedevano più dai tempi del nazismo. E infatti spesso le manifestazioni filo-Hamas vedono fianco a fianco neonazisti e palestinisti (http://www.jpost.com/International/Neo-Nazis-Islamists-chant-You-Jews-are-beasts-during-protest-of-Israeli-operation-362742).
Ilan Halimi
Il governo francese ha reagito molto male a questa minaccia, affermando, per bocca di Hollande, che non tollererà che si importi in Francia il conflitto fra Israele e Hamas (http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/ESTERI/ostaggio_sinagoga_ebrei_ostaggio_manifestazione_parigi_raid_israeliani/notizie/797460.shtml). Del resto è noto che Hollande deve la sua elezione ai voti degli immigrati, o almeno che gli arabi che hanno votato per lui sono di più della differenza che l'ha portato alla presidenza. Ora il punto non è affatto quello di importare un conflitto, ma della minaccia quotidiana che ormai da parecchio tempo gli immigrati arabi portano non solo contro la pace civile e la tranquillità pubblica, ma specificamente contro la vita degli ebrei. Ben prima dell'aggressione dei missili di Hamas al territorio israeliano di questi giorni e alla reazione israeliana, solo per citare i fatti principali, c'è stato il rapimento e la terribile uccisione di Ilan Halimi, sequestrato da una banda araba per chiederne il riscatto, poi torturato e bruciato vivo; la strage di Tolosa, dove un immigrato arabo sparò e uccise bambini delle scuole elementari e un loro maestro, solo perché ebreo; c'è stato l'attentato al museo ebraico di Bruxelles realizzato da un immigrato arabo con cittadinanza francese. Tutti costoro, bisogna purtroppo sottolinearlo perché si tratta della causa degli episodi criminali, erano arabi immigrati di prima o seconda generazione, fanatizzati all'islamismo.
Sul luogo della strage antisemita di Tolosa
Non è un caso che un deputato francese, Meyer Habib (UDI), abbia ieri dichiarato che teme la possibilità di nuovi episodi come quelli di Tolosa (http://www.jpost.com/Operation-Protective-Edge/French-MP-in-Israel-Toulouse-shooting-could-be-repeated-362726). E nemmeno è un caso che la comunità ebraica francese, la più vasta d'Europa, stia alimentando un'immigrazione in Israele che oggi è il quadruplo di due anni fa, pari solo a quella proveniente dall'Ucraina. L'assalto di Parigi fa pensare che stiano tornando i tempi dell'antisemitismo aperto e violento, i pogrom, contro cui l'Europa sembra avere pochi strumenti di difesa, anche perché continua a nasconderselo.