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Ugo Volli
Cartoline
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Perché lo fanno 14/07/2014

Perchè lo fanno
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli



Cari amici,

immaginate di essere quel che probabilmente siete, cioè persone normali, non particolarmente votate per le arti marziali. Cerchereste, in caso di una discussione accesa a un semaforo o in discoteca di fare a botte col campione del mondo di pugilato o piuttosto di Krav Maga, la tecnica di combattimento inventata dagli Israeliani? Ecco, se foste persone normali anche nel senso di normalmente intelligenti, immagino proprio di no. Sarebbe un azzardo anche se aveste la cattiva abitudine di girare armati. E una volta provocato il vostro avversario, insultandolo, buttandogli in faccia il contenuto del vostro bicchiere, sputandogli addosso;  dopo avergli tirato dei pugni che lui essendo allenato scanserà facilmente; se avete così esaurita la sua pazienza vi beccate quattro schiaffi di quelli buoni c he lasciano il segno, insistereste a dirgli che ha paura di voi e che se è un uomo lo faccia vedere ? Mettereste le mani addosso alla sua accompagnatrice, magari alla madre che non può difendersi per l'età ? Immagino proprio di no, non solo perché siete dei gentiluomini, dato che mi leggete, ma soprattutto perché siete persone di buon senso. Ma forse potreste avere dei secondi fini, sperare che qualcuno, magari la polizia veda il vostro nemico che si difende e lo scambi per un aggressore... O forse volete fare la figura dell'eroe con qualcuno che assiste e pensate possa ammirare la vostra temerarietà... Chissà

Invece di parlare della vostra rissa, lasciatemi chiedere: perché Hamas cerca in tutti i modi di prenderle ? Perché ha attaccato Israele con molte decine di razzi al giorno, anche quando visibilmente il primo ministro israeliano era restio a rispondere (e infatti Bennett protestava) ? Perché l'ha fatto sapendo bene che la forza dell'esercito israeliano è soverchiante ? Perché ha continuato, anche quando i contrattacchi si sono rivelati precisi e penetranti sui suoi dirigenti e sulle sue infrastrutture e soprattutto quando il sistema antimissile Iron Dome ha dimostrato di poter quasi annullare la sua aggressione missilistica ? Era già successo massicciamente nel 2012 e sporadicamente in altre occasioni negli ultimi anni; nel frattempo le batterie di Iron Dome da una o due sono diventate sette o otto, il software è migliorato e anche il costo dei proiettili usati dev'essere inevitabilmente molto calato. A qualunque osservatore competente è evidente che, a parte qualche incidente o colpo di sfortuna che può capitare, Hamas non ha le armi per minacciare seriamente Israele. Perché l'hanno fatto e continuano a farlo ? Sono pazzi o masochisti ? Non credo, non si diventa arciterroristi senza un certo senso della realtà, per amorale che sia, addirittura senza un grande cinismo.


Immagine di un video di propaganda di Hamas

E allora? Certamente anche Hamas ha dei secondi fini. Non pensa affatto di vincere questa guerra, l'ha provocata come mezzo tattico perché spera di trarne vantaggi strategici. Ci fu un momento, vivo ancora Arafat, in cui i terroristi pensarono di poter davvero spaventare gli israeliani e di indurli a emigrare indebolendo il loro Stato. Ancora Hamas usa una notevole dose di retorica in questo senso, ma una frana del genere se non è accaduta dieci anni fa quando in ogni autobus, in ogni mercato, in ogni bar poteva annidarsi un terrorista attentatore suicida, difficilmente accadrà oggi. Queste sono cose che prova a raccontare alla sua base, con dubbio successo. Certo, c'è stato un tentativo di coordinare fronti diversi (il rapimento degli studenti, le manifestazioni violente della piazza, le aggressioni individuali a macchine e persone, infine i missili) per ottenere un effetto di panico complessivo; ma il coordinamento è durato poco, la battaglia missilistica ha riassorbito tutto il resto e ha perfino fatto un effetto calmante su una piazza araba che dieci giorni fa appariva abbastanza agitata.

Vi è poi certamente l'effetto propagandistico esterno: agli occhi del mondo, che Hamas sa bene in maggioranza antisemita, si può cercare di apparire vittime dello Stato ebraico anche quando si è gli aggressori. Si esibiscono fotografie di bambini uccisi in Siria o in Iraq spacciandoli per vittime palestinesi, si usa la compiacenza della stampa per rovesciare l'ordine causale presentando l'aggressione come una resistenza, e il gioco è fatto. Ma questo gioco funziona male sia con i potenti del mondo che con le masse; non vi è stata certamente la mobilitazione che Hamas cercava.


Manifestazione di Hamas

Vi è una ragione ulteriore, che non si può applicare alla vostra rissa da bar: il terrorismo è la ragion d'essere di Hamas. Gli islamisti di Gaza non sanno governare, non hanno nemmeno cercato di trovare una logica economica per il loro dominio di Gaza. Prendono il più possibile degli aiuti internazionali per sé (i capi non vivono certo in miseria) e per l'industria degli armamenti. Se col cemento che hanno usato per costruire i loro tunnel trappola avessero costruito rifugi o magari industrie produttive, non solo i loro sudditi saprebbero dove rifugiarsi, ma senza dubbio sarebbero meno poveri e disperati. Hamas ha bisogno di fare la guerra, perché è la sola cosa che giustifica la sua sanguinosa dittatura,  la sua missione principale, il suo DNA, come si può vedere da una rapida lettura del suo statuto (http://www.cesnur.org/2004/statuto_hamas.htm).


Manifestazione dei Fratelli Musulmani in Egitto

Hamas in questo momento è in grave difficoltà, perché i suoi alleati (o piuttosto la sua casa madre) dei Fratelli Musulmani sono i grandi perdenti dell'ultimo anno delle rivolte arabe e sono sorti dei movimenti terroristi come l'Isis che possono essere seri concorrenti al suo predominio su Gaza e al suo ruolo in “Palestina”. E' per sconfiggere questi concorrenti e per ristabilire il suo ruolo, insomma per mantenere il suo business che Hamas si batte in questo momento; o meglio, è per questa ragione che espone la popolazione di Gaza alla sofferenza e al lutto. Non solo i danni a Israele, ma anche quelli a Gaza sono sua responsabilità: se rinunciasse a bombardare Israele anche l'autodifesa israeliana su Gaza cesserebbe; ma naturalmente Hamas in questo caso perderebbe la faccia.

Con questa espressione arriviamo all'ultima ragione di questa aggressione: l'”orgoglio”, l'”onore”, il “rispetto”. Anche se non è politicamente corretto dirlo, non si può non tener conto del fatto che la società araba è tribale e segnata da un sistema di valori molto diverso dal nostro, in cui la legalità, l'uguaglianza e il rispetto della vita umana sono sostituiti da altri principi, come l'onore, che non è affatto simmetrico o egualitario, perché esso consiste in un sistema gerarchico, alla cui sommità devono stare i capi guerrieri arabi, e poi giù giù la gente comune, le donne, i cristiani, gli ebrei. Uno dei punti fondamentali dell'ideologia islamista è la restaurazione di questo sistema autoritario contro la democrazia occidentale, il che comporta naturalmente l'obbligo di rimettere gli ebrei al loro posto. Provarci, sfidare gli equilibri che negano la gerarchia tradizionale, rifiutare la pace e i compromessi non sono vissuti in una società tradizionale come follia ma come eroismo. Fino a che questo sistema di valori non sarà sconfitto, una pace vera fra Israele (ma in generale fra mondo occidentale) e arabi non sarà possibile


Ugo Volli


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