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Israele e il partner ‘moderato’ Lettera da Gerusalemme, di Angelo Pezzana Bibi Netanyahu Abu Mazen Quando pensiamo ad Hamas, spesso dimentichiamo Abu Mazen, il partner ‘moderato’, con il quale Israele dovrebbe trovare un accordo. Paragoniamo la dichiarazione di Bibi Netanyahu con quella di Abu Mazen in questi giorni in cui Israele sta combattendo contro Hamas. Bibi Netanyhau – Hamas e altri gruppi terroristi a Gaza stanno lanciando razzi sullo Stato di Israele, su Tel Aviv, Gerusalemme, Haifa, Beersheva, Sderot e altre città. Nessun altro stato della terra rimarrebbe passivo di fronte a centinaia di missili lanciati sulle proprie città. Israele non fa eccezione. Continueremo a proteggere i nostri cittadini contro gli attacchi di Hamas. Che, in contrasto, si fa scudo dei civili palestinesi, piazza i suoi terroristi negli ospedali, scuole, moschee, nelle case della Striscia di Gaza. Commettendo così un doppio crimine di guerra: colpisce i civili israeliani, mentre si nasconde dietro ai civili palestinesi. Abu Mazen – in arabo, a Ramallah, lo scorso mercoledì: Israele sta commettendo un genocidio. L’uccisione di intere famiglie è un genocidio da parte di Israele contro il nostro popolo palestinese. Ciò che sta succedendo ora è una guerra contro l’intero popolo palestinese, non soltanto contro la sua fazione armata. Sappiamo che Israele non sta difendendo se stessa, difende invece i coloni, il suo obiettivo principale. Che cosa possiamo dire su Abu Khdeir ? Dobbiamo ricordare ancora Auschwitz? In sostanza denuncia Israele di star commettendo un genocidio a Gaza. E’ questo il vero Abu Mazen, per nulla diverso dal predecessore Yasser Arafat, con il quale Israele deve fare la pace ? Eppure è quanto ostinatamente Usa, Ue, i governi occidentali in genere, con poche eccezioni, continuano a chiedere al governo di Israele. Finchè il mondo islamico non sarà messo di fronte alle proprie responsabilità, un mondo contrassegnato dalle più sanguinose guerre civili che la storia ha mai conosciuto, crediamo sia criminale e genocida chiedere a Israele di agire diversamente. Mercoledì arriva a Gerusalemme il Ministro degli Esteri Federica Mogherini, accompagnata dall’Ambasciatore di Israele a Roma Naor Gilon. Incontrerà anche la comunità di origine italiana, ascolteremo ciò che ci dirà. I fatti esigono risposta concrete, basta con i richiami alla pace, qui c’è un gruppo terrorista da condannare senza esitazioni, un movimento genocida, oggi alleato con l’Anp del ‘moderato’ Abu Mazen. Un equivoco che deve finire.
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