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Difendere Israele non significa essere antiarabi 11/07/2014

Gentile Direzione, Gentile Ugo Volli per una volta intendo segnalarvi quella che all'apparenza potrebbe sembrare una minuzia, una goccia nel mare. All'apparenza: perché molta se non tutta la stampa raffigura i razzi che partono da Gaza contro i civili Israeliani come "fuochi d'artificio", "petardi" in rapporto ai superiori mezzi israeliani.Non la vedono così naturalmente coloro che hanno in fronte il puntino rosso "target", e all'intelligenza umana, in linea teorica, non dovrebbe occorrere di averlo quel puntino in fronte per capire le cose o farsi traviare dalla propaganda. Inoltre che un intelligenza come quella di Ugo Volli debba dirottare molta parte delle sue cartoline previo esplicito invito a ragionare con freddezza e precisione, al fine di spiegare a persone adulte che un razzo puo' uccidere e che viene lanciato apposta, se uno si ferma a ragionare sul serio, ha dell'incredibile.Eppure è d'uopo.Altroché se è d'uopo. A titolo di esempio dei dibattiti che fioriscono dalla disinformazione dolosa sui fatti dolenti di questi giorni vi invito a leggere i commenti in calce ad un articolo del Corsera sui raid a Gaza che trovate qui http://www.corriere.it/foto-gallery/esteri/14_luglio_08/raid-gaza-vittime-macerie-92797142-06b8-11e4-892c-55b032fa482c.shtml
Ora leggete l'opinione del lettore "contessina" e le risposte accorate (eleganti nei toni, io sarei molto più feroce se mi cadessero razzi in testa e qualcuno dalla propria calda casa al sicuro mi dicesse di non lamentarmi che tanto sono solo petardi) di "Lettore_5257986" e di "kkbru" Ora queste se pur minute opinioni nel mare magnum delle cose maggiori restituiscono però appieno quale sia la posizione di chi, nel vero perché prova sulla propria pelle la verità, è sul banco degli imputati a doversi discolpare di essere una vittima e chi, nel falso e stando dalla parte di chi per primo ha commesso il delitto (dei tre ragazzi ebrei assassinati non si parla più sui media, avete notato o mi sto sbagliando per mia colposa distrazione?), punta il dito accusatore. Mi ricorda qualcosa, a voi no? Tipo che le camere a gas erano un'invenzione di propaganda. Io non sono ebreo né israeliano ma ho avuto zii socialisti che sono riusciti a tornare da Auschwitz ove erano stati internati per morire poi nelle campagne del Monferrato Astigiano poco dopo, per gli stenti patiti e le malattie là contratte. A me contro tutti i libri di storia basta il loro racconto e la loro morte. Trovo desolanti prim'ancora che intellettualmente criminali i dibattiti se le vittime ebraiche della Shoà fossero davvero sei milioni o non la metà o un milione. fossero state anche "solo" (vengono i brividi a scrivere così) 600, o 300, o 100, o 50 sarebbe un crimine contro l'umanità ugualmente, sarebbe un precedente pericoloso, per il dolo e la premeditazione che stavano alla base dell'organizzazione messa in piedi per quel fine solo . Oggi al posto dei vagoni piombati ci sono la propaganda e l'ostilità -interessata - di mezzo mondo. Assistite anch'esse da premeditazione e da dolo. IC dovrebbe a mio avviso non solo, come va facendo, spiegare che aderire a quella propaganda significa essere antisemiti, anche se si è convinti in buona fede di non esserlo, magari per il solo fatto che si piange una volta l'anno la Shoà: conta l'adesso, gli ebrei di adesso.Ma anche spiegare -per chi non sia ebreo, e/o che non senta sua la causa sionista - che difendere il diritto di Israele ad esistere non comporta automaticamente e aprioristicamente essere nemici della popolazione araba residente in Palestina né diventare attivisti sionisti.Condannare Hamas e chiederne il bando o il disarmo non implica automaticamente odio per i palestinesi. Certo, siamo realisti: il problema delle scuole palestiniste dell'odio è un problema più grande che non lo spostamento di un confine sei o sette condomini più avanti o più indietro. Però se la comunità internazionale facesse terra bruciate intorno a quell'odio - e i mezzi ci sarebbero - si farebbe qualche passo in più verso la pace che non utopistici abbracci in bellissimi giardini confinanti col comune di Roma. Un tempo diversi nostri nonni (sono relativamente giovane, per me erano nonni) nelle campagna ritennero per un atto di giustizia e di umanità dare ricovero e protezione agli ebrei perseguitati o ai partigiani. Cio' poteva costare la fucilazione, la cascina incendianta, perdere tutto di tutto. E oggi? che dalle nostre case pacifiche non ci costerebbe nulla, proprio nulla di nulla, non dico essere a favore di Israele, ma non essergli pregiudizialmente ostili : non alimentare con l'adesione la propaganda, essere per lo meno obiettivi se non giusti, vedere le cose nella loro reale dimensione, difendere il diritto di Israele ad esistere e ad esistere in sicurezza, se non in pace. Israele è l'unico baluardo dell'Occidente in partibus infidelium, dopo le dismissioni coloniali : sarebbe un elemento di stabilità per tutti se venisse difeso a dovere...ma i governi europei preferiscono battere altre strade. Per finire : uno dei lettori - commentatori di cui sopra vede l' ostilità ebraico-palestinese come un occhio per occhio ..e chiosa: "alla fine il mondo rimarrà cieco" L'intelligente kkbru così gli risponde, e mi pare un sunto veritiero, semplice e chiaro, dei torti e delle ragioni: "Qui non è questione di occhio per occhio, la questione è cercano di cavarmi un occhio e io gli impedisco di farlo, in questo modo non divento cieco. Se poi i giornali si ricordassero di informare anche quando per settimane e mesi gli israeliani ricevono continuamente razzi, deliberatamente sulla popolazione civile, magari si capirebbe meglio da chi e da cosa gli israeliani devono difendersi.

lettera firmata

Siamo convinti anche noi, come lei, che il rifiuto del diritto all'esistenza, e del diritto a difenderla, di Israele sia il portato di un perdurante antisemitismo. E anche che non vi sia niente di antiarabo nell'essere contro le organizzazioni criminali che cercano di distruggere Israele e che imprigionano le popolazioni che affermano di rappresentare nella morsa del fanatismo, dell'odio e della guerra permanente. Cerchiamo anche noi di spiegarlo ogni giorno. Grazie per la sua bellissima lettera.
IC redazione


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