Riduci       Ingrandisci
Clicca qui per stampare

 
Ugo Volli
Cartoline
<< torna all'indice della rubrica
Crimini di guerra 08/07/2014
Crimini di guerra
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli

A destra, bambini durante un bombardamento di Sderot

Cari amici, 

al momento in cui vi scrivo, 80 missili circa sono stati lanciati contro le città, i villaggi, la case, le scuole di Israele in poche ore. Dall'omicidio dei tre ragazzi sono circa 200, 450 dall'inizio dell'anno. Non uno di questi razzi è stato mirato su un'istallazione militare. Sono 450 tentate stragi, tutte dirette ai civili.  Dunque sono 450 crimini di guerra. I loro danni effettivi sono stati limitati dal fatto che Israele ha investito massicciamente in misure difensive: rifugi, tetti corazzati, sistemi di avvistamento e di allarme, antimissili come l'Iron Dome, che ha evitato numerose stragi abbattendo irazzi la cui traiettoria stava finendo su zone abitate (https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=668118263237698&id=568855026497356&refsrc=http%3A%2F%2Frotter.net%2Fforum%2Fscoops1%2F113740.shtml&_rdr). Chi sia stato in qualche località di frontiera non può non essere stato colpito dal vedere le pareti e i tetti di spesso cemento armato che coprono le scuole, le case, perfino le fermate degli autobus. La difesa civile israeliana ha ordinato di tenere aperti i grandi rifugi collettivi e a chiunque di non stare più lontano di 15 secondi dal luogo fortificato più vicino: avete idea di quanti sono quindici secondi ? Certamente non più del tempo che avete impiegato per leggere le prime righe di questo articolo. Può essere la differenza fra la vita e la morte.


Sderot: una casa colpita da un razzo kassam

Non ogni casa può essere fortificata. E non può esserlo tutto un paese. Mentre scrivo ci sono stati allarmi a Gerusalemme e nella periferia meridionale della grande metropoli di Tel Aviv. Questi razzi, se per caso cadono su un luogo abitato, sono in grado di distruggerlo ammazzando tutti quelli che vi si trovano. E sul piano morale come su quello giuridico, se tu mi spari un colpo di pistola e io non sono ferito perché indosso un giubbotto antiproiettile, tu sei comunque colpevole di tentato omicidio. Chi ha rivendicato finora il lancio di razzi sono stati Hamas (http://www.thetower.org/0649-hamas-makes-demands-as-condition-for-halting-rocket-barrage/) e Fatah, l'organizzazione presieduta dal moderato Abbas (http://kofiapress.net/main/news/46596; è in arabo ma potete usare un traduttore automatico per leggere). Hamas ha avuto addirittura l'improntitudine di porre una condizione per la cessazione del fuoco: la liberazione di tutti i prigionieri ri-arrestati per attività illegali durante le indagine per il rapimento dei tre studenti (http://www.israelnationalnews.com/News/News.aspx/182608#.U7rSg_l_uSF). Insieme, si tratta delle due componenti del governo dell'Autorità Palestinese, quello con cui il governo Obama voleva (e vorrebbe ancora) che Israele svolgesse trattative di pace, e della cui moderazione dovrebbe fidarsi dopo un accordo. Si tratta invece di forze che praticano crimini di guerra, che cercano la strage indiscriminata di civili. Il che, permettetemi di ripetere, è un crimine di guerra.

Val la pena di sottolineare che i razzi da Gaza sono assai diversi dalla reazione israeliana. Intanto perché regolarmente quella israeliana è una reazione; se non altro perché Israele ha interesse alla sicurezza dei suoi cittadini e non ha altre aspettative da Gaza che un comportamento normale, cioè non criminale, non terroristico. Avendo abbandonato Gaza ormai sette anni fa, non avendo la minima voglia di riconquistarla, Israele non ha nessun interessa a fare la guerra con Hamas, il cui obiettivo, stabilito nel suo statuto e mille volte riconfermato, è quello di conquistare tutto il territorio israeliano e di cacciarne o uccidere tutti gli ebrei. E poi perché, quando è obbligato a difendersi, Israele lo fa mirando ai quadri e alle istallazioni terroristiche, uccidendo cioè i comandanti terroristi e distruggendo le loro istallazioni. Gli uni e gli altri però, con esemplare coraggio e spirito militare, si nascondono in mezzo alla popolazione civile. Il che significa che prendono i loro stessi figli, le mogli, gli anziani come scudi umani. Ciò, va detto, è un altro crimine di guerra. 


Catherine Ashton


Ban Ki-moon

Di fronte a questa situazione illegale, vi è la più totale latitanza della comunità internazionale: dove sono Mogherini e Ashton, Obama e il segretario dell'Onu, il papa e i paesi europei così pronti a condannare la costruzione di qualche appartamento nei sobborghi di Gerusalemme ? E' un maggiore “ostacolo alla pace” costruire una casa o distruggerla con un razzo ? Arrestare degli aspiranti terroristi o farli sparare su scuole e case per uccidere ? Israele, è chiaro, deve difendersi, non può tollerare che metà della sua popolazione stia sotto il fuoco dei terroristi. Bisogna prevedere una reazione molto forte, che finora Netanyahu ha trattenuto con senso di responsabilità ma che ormai non può più tardare. Prepariamoci alla controffensiva israeliana. E stiamo già sicuri che come la stampa ha nascosto la dimensione e il carattere criminale dell'attacco palestinista, esagererà e drammatizzerà quallo israeliano.


Ugo Volli

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui