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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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La Repubblica Rassegna Stampa
08.07.2014 Parigi: aggressione islamista contro la femminista tunisina Amina
Scontro di civiltà ? Nooo !

Testata: La Repubblica
Data: 08 luglio 2014
Pagina: 16
Autore: la redazione
Titolo: «Aggredita a Parigi la Femen Amina denuncia: 'Rasata in piazza'»
Riprendiamo da REPUBBLICA di oggi, 08/07/2014, a pag. 16, l'articolo dal titolo "Aggredita a Parigi la Femen Amina denuncia: 'Rasata in piazza' "


Amina dopo l'aggressione


PARIGI .
“Mi hanno rasato le sopracciglia e i capelli dicendomi che non merito la bellezza che Allah mi ha dato. Mi hanno detto: puttana, ti violentiamo e Allah ci ringrazierà per questo”. Amina, ex membro del gruppo femminista Femen, diventata il simbolo della protesta laica contro l'integralismo islamico in Tunisia, non si sente al sicuro neanche a Parigi. Sul suo profilo Facebook , la ragazza ha raccontato i brutti momenti vissuti l’altro ieri mentre rientrava a casa in metropolitana. Si trovava nella stazione di place de Clichy, nei pressi del quartiere di Pigalle, quando un uomo, “un tunisino”, le si è avvicinato obbligandola a seguirla fuori dal metrò. Qui c'erano altri quattro uomini ad aspettarla. “Per strada mi hanno afferrato la testa e hanno cominciato a rasarmi le sopracciglia con una lama di rasoio”, ha raccontato. Amina Seboui è arrivata a Parigi neanche un anno fa per fuggire dal suo paese dove si sentiva minacciata. Nel 2013 aveva lanciato la sua sfida alla Tunisia più conservatrice, pubblicando alcune sue foto a seno nudo su Facebook, proprio come fanno le attiviste Femen.

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