Per prima cosa bisogna solo decidere siamo in guerra o cosa, e da che parte stiamo. Se uno dei nostri commette un crimine, che cosa facciamo? Passiamo al nemico, ci arrendiamo? Condanniamo il colpevole e cerchiamo di vincerla, la guerra? Se invece vogliamo dare un giudizio sulle ragioni e i torti delle parti in conflitto, sarebbe meglio allestire un tribunale, con tutte le garanzie di imparzialità necessarie ... (ovviamente vietato dire ONU)
lettera firmata
Quello che lei suggerisce e ciò che farà Israele: condannare il colpevole e continuare a difendersi. L'omicidio di un ragazzo innocente non solo non ha nulla a che vedere con l'etica e con la legalità di Israele, non ha nemmeno nulla a che vedere con la guerra che Israele deve condurre contro l'aggressione islamista. In Israele è lo Stato - uno stato di diritto - a difendere i cittadini, e nessuno può "prendere la giustizia nelle proprie mani". Come ha chiarito Netanyahu, non cè posto per simili assassini nella società israeliana: http://www.jpost.com/Diplomacy-and-Politics/Netanyahu-unequivocally-condemns-murder-of-Arab-teen-Abu-Khdeir-361681 . Redazione IC
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