Per Eyal Gilad e Naftali: dai nostri lettori 02/07/2014
Da ieri mi domando se val proprio la pena di vivere in un mondo come questo. credo di aver trovato una risposta almeno per me valida: sì, ne vale la pena ma solo per contrastare con tutte le forze tutti quegli imbecilli ,ignoranti e in malafede che ad ogni piè sospinto attaccano Israele, gli ebrei e l'Ebraismo. Sono una cattolica e sono anziana, ma troverò la forza per oppormi ad ogni manifestazione anti israeliana. A diavolo le Ashton, le Mogherini, i pacifisti a senso unico, tanti giornalisti dagli ignobili distinguo, l'Onu e via discorrendo. Piango con voi e prego con voi.Il popolo ebraico vive e vivrà per sempre
Sono rimasta sgomenta ed angosciata appena ho appreso la notizia dell'uccisione dei tre ragazzi, assassinati perché appartenenti al popolo che sto studiando dal lontano 2 febbraio 1972. Spero che lo stesso Signore che ha aperto le acque del mar Rosso per fare passare i vostri antenati li faccia entrare in casa Sua, dovunque essa si trovi. Intanto, faccio un'offerta al KKL Onlus per piantare una foresta in loro ricordo.
Annarosa Berselli
Dopo la speranza di #BringBackOurBoys, ora c'' è solo tristezza...Eyal, Gilad e Naftali non torneranno più...possiamo solo ricordarli...E'¨ così triste...pensare che mentre il mondo si mobilitava tutto era già inutile...pensare che non avranno più la possibilità di cercare di realizzare i propri sogni...chissà cosa sognavano...pensare alle loro mamme-coraggio (un caro abbraccio)...al discorso di Rachel Frenkel all'ONU...rimane solo un'immensa tristezza...ed una domanda: perchè ? Come si fa a prendersela con tre ragazzi che stavano iniziando a costruire la propria vita ed a cercare il proprio posto nel mondo? Neppure nei peggiori conflitti è ammissibile...com'è possibile prendersela con tre ragazzi che tornavano da scuola? Perchè?...questa domanda continua a girarmi per la testa...eppure so che è una domanda senza risposta razionale...il solo perchè è¨ l'odio...e rende tutto ancora più assurdamente terribile...allora è meglio pensare ai volti sorridenti di Eyal, Gilad e Naftali, che possono rivivere solo nella memoria...