Cara IC,
Ho guardato oggi, 24 giugno 2014, il Tg5 delle 14.00. C'era un servizio sulla vicenda dei tre ragazzi israeliani rapiti due settimane fa. Il servizio questa volta non e' stato cosi' anti-israeliano come lo sono quasi tutti i servizi su Israele delle televisioni italiane, ma una frase fa trapelare la generale palese mancanza di professionalita' e comprensione di quasi tutti i giornalisti italiani che trattano di argomenti esteri mediorientali. In una televisione anti-israeliana come la BBC o le reti francesi non sarebbe mai successo, perche' pur essendo anti-israeliane, le redazioni di tali reti estere, capiscono i fatti reali palesi meglio di tantissimi giornalisti italiani, probabilmente sia a causa delle lingue, che a causa della disinformazione continua che regna nel giornalismo italiano su questi argomenti.
Il servizio ha detto che "il rapimento e la reazione israeliana con raid e arresti di palestinesi, rischiano seriamente di destabilizzare tutto il medio oriente".
Dico, ma ci sono o ci fanno ?? In Siria ci sono stati finora 170.000 morti, 6 milioni di profughi, in Iraq e in Siria e' nato un nuovo paese dominato da Al Qaeda sunnita che chiamano ISIS, costoro non hanno ancora conquistato Baghdad perche' li' ci sono i soldati irakeni shiiti che faranno di tutto per difendersi, e difendere la propria popolazione shiita, a differenza di quanto accaduto al nord, inoltre, in tutto in medioriente ci sono guerre e violenze a non finire, con centinaia di morti al giorno, ma sarebbe Israele che cercando i propri adolescenti rapiti rischia di destabilizzare tutta la regione ?? Ci sono guerre e battaglie dal Pakistan fino all' Algeria, passando da meta' Africa, a causa del fondamentalismo islamico e delle varie dittature imperanti, ma il rischio sarebbe rappresentato da Israele... Per finire voglio dire che il ragazzo israeliano morto al confine con la Siria (con altri 5 feriti), non e' stato colpito da un mortaio, ma da un missile anticarro Kornet, del valore di 100.000 dollari l'uno, sparato dai soldati di Assad. Questo ultimo particolare ha la sua importanza, e giornalisti seri e preparati in queste cose dovrebbero saper spiegare il significato di uno sparo con un attrezzo relativamente poco costoso come un mortaio, rispetto ad un missile kornet. Questi missili ci sono anche a Gaza, e il contribuente italiano li finanzia pure ...
Alberto Levy, Israele
Clemente Mimun, il quale si suppone veda il tg che dirige, dovrebbe dimettersi, se ha ancora un vago ricordo delle proprie origini. Ovviamente non lo farà, la carriera prima di tutto, e la carriera procede così: chi disinforma su Israele va avanti, chi svolge onestamente la professione di giornalista viene subito etichettato e lasciato - quando va bene - nelle retrovie.
IC redazione