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Come confutare calunnie senza fondamento 24/06/2014

Sto leggendo il saggio "Breve storia dell'autobomba" (Einaudi, 2007) dello studioso di "geografia sociale" Mike Davis, un' interessante escursione nella storia di questo micidiale strumento di morte. Alcune pagine mi hanno però lasciato assai perplesso. Nel capitolo dedicato alla guerra in Libano viene descritta la "sistematica politica del terrore che colpì i musulmani di Beirut ovest dalla fine dell'estate 1981 ai primi mesi del 1983: una serie ininterrotta di esplosioni che facevano chiaramente parte della campagna israelo-falangista per cercare di cacciar via l'Olp dal Libano." Dozzine di autobombe rivendicate da un fantomatico "Fronte per la liberazione del Libano dagli stranieri" uccisero oltre 500 civili "nel vano tentativo di intimidire le forze popolari antisraeliane in Medioriente". A ciò si aggiunse, ricorda l'autore, "il terrore causato dalle bombe a grappolo e all'utilizzo indiscriminato di granate al fosforo bianco contro i quartieri musulmani da parte della forza aerea israeliana" mentre "il generale Sharon continuava imperterrito nel suo obiettivo di distruggere i campi profughi e deportare in massa tutti i duecentomila palestinesi che ci abitavano" (sic!). Davis dà  per certo che Israele uccise oltre 200 profughi con un autobomba e riporta le "prove scottanti" divulgate dalla "coalizione progressista palestino-libanese" ottenute con le confessioni estorte agli autisti degli attentati, secondo cui le auto venivano imbottite di esplosivo dallo Shin Bet nel sud del Libano, e col ritrovamento di ordigni contrassegnati in ebraico. Dulcis in fundo, insinua che potrebbe esserci la mano israeliana anche nell'assassinio di Bashir Gemayel perchè si rifiutava di firmare la pace con Israele e addirittura negli attentati dei Fratelli Musulmani contro Hafez Assad! Insomma, a parer mio traspare l'antipatia di Davis per Israele (è un attivista della sinistra radicale) e la sua tendenza a dare fiducia a fonti per nulla equilibrate: le note riportano libri di storici dai nomi chiaramente arabi e articoli di giornali (Guardian, New York Times) e autori (Robert Fisk, il fuoriuscito del Mossad Victor Ostrovsky) notoriamente ostili ad Israele. E forse ci infila anche un po' di sensazionalismo gratuito per dare un tocco di "giallo" al proprio racconto (a un certo punto sospetta in modo molto confuso possibili coinvolgimenti della Francia nei suddetti massacri). E' possibile saperne di più Sapreste dirmi qualcosa sui mandanti di quei massacri e se Israele, come spero, ne era estranea?

lettera firmata

Confessioni che incriminerebbero Israele estorte dai gruppi terroristici della "coalizione progressista" libanese, la ricorrente accusa, mai verificata e smentita in più occasioni, dell'utilizzo di bombe al fosforo, un piano fantomatico, mai attuato, per  deportare 200mila palestinesi, l'uccisione di un alleato come Bashir Gemayel, un' alleanza con i Fratelli Musulmani siriani, che odiano Israele ...
come smentire accuse così incredibili ? Nessuno può provare che un fatto che non è mai avvenuto non è mai avvenuto. Perciò, spetta a chi fa simili affermazioni provarle. 
Se si resta nel campo della accuse non provate, invece,  si possono prendere in considerazione quelle che almeno appaiono logicamente e politicamente plausibili, come, sulle vicende libanesi,  quelle lanciate da Robert Hatum, ex luogotenente del falangista Elie Hobeika, nel suo libro "From Israel to Damascus", all'intelligence siriana
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Redazione IC


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