Peggio che sbagliato, stupido
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli
Cari amici,
ricapitoliamo. Nell'ultima decina di giorni Israele ha subito al centro il rapimento politico di tre suoi ragazzi, al sud il lancio di una quindicina di missili provenienti da Gaza, al nord l'uccisione di un altro suo ragazzo, con il ferimento di altre tre persone fra cui il padre, ad opera di un razzo lanciato dall'esercito siriano sul Golan. Il ragazzo ucciso è di etnia araba e religione musulmana, ma questo gli assassini non lo sapevano, dato che la macchina chiaramente civile su cui viaggiava aveva targa israeliana. E probabilmente non gli importava, date le loro abitudini. La pensano probabilmente come Arnaud Amaury abate di Cîteaux, legato pontificio alla Crociata contro gli Albigesi, che, quando gli chiesero come distinguere chi, delle persone rifugiate in una chiesa, dovesse essere riconosciuto eretico e quindi bruciato sul rogo, ordinò di uccidere tutti indiscriminatamente, dicendo: « Caedite eos ! Novit enim Dominus qui sunt eius », cioè “ammazzateli tutti, Dio saprà riconoscere i suoi” (http://it.wikipedia.org/wiki/Crociata_albigese). Il Medioevo, da quelle parti, non è mai finito. O meglio, non le bellezze e le profondità del Medioevo, che ci sono state, ma la mancanza di rispetto per i diritti individuali e la vita umana, che pure c'è stata.
Dunque Israele è sotto attacco da nord, al centro e da sud. Sono tranquilli solo i confini con l'Egitto e con la Giordania, per l'interesse dei loro governanti, non certo per un autentico riconoscimento del diritto degli ebrei al loro Stato: questo del resto è il meglio che si possa sperare. L'Autorità Palestinese, che aveva fatto la mossa insensata di associarsi a Hamas e poi subito usata come scudo politico per gli attacchi terroristici, come Israele aveva largamente avvertito, è in difficoltà. Se appoggia apertamente il terrorismo, si aliena le simpatie occidentali; se non lo fa, si ritrova scomunicata non solo da parte degli islamisti di Hamas, ma anche da quella degli stessi suoi militanti, che ha formato all'odio insensato. In seguito a una cauta presa di distanza di Abbas dai rapimenti, un gruppo di miliziani di Ramallah ha attaccato un posto della sua polizia (http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-4533163,00.html), dei gruppi palestinisti in Giordania hanno chiesto che gli fosse tolta la cittadinanza (http://www.jpost.com/Diplomacy-and-Politics/Jordanians-call-for-Abbas-to-be-stripped-of-citizenship-360234 ); già, perché il dittatore palestinese si tiene stretta la sua cittadinanza giordana, come se il presidente Napolitano conservasse generosamente un passaporto tedesco o croato; quella ridicola sostenitrice del terrorismo nel parlamento israeliano che si chiama Haneen Zoabi, avendo già partecipato alla flottiglia della Mavi Marmara contro il paese di cui è deputato, avendo dichiarato di recente che il rapimento dei tre ragazzi non è terrorismo, essendosi fatta fotografare col segno delle tre dita, che i terroristi usano per festeggiare il rapimento dei tre ragazzi , ora scopre che Abbas è un traditore, dato che non appoggia il crimine (http://www.jpost.com/Operation-Brothers-Keeper/Zoabi-lashes-out-at-Palestinian-president-for-cooperating-with-Israel-360112) e lo dichiara tranquillamente in parlamento, senza temere reazioni. Mai ci fu prova più estrema dell'apertura della democrazia israeliana.
Questa è la situazione, e naturalmente tutti quelli che dovrebbero essere i naturali alleati di Israele in America e in Europa, perché ne condividono, se non gli interessi strategici, almeno i nemici, ostentato la massima freddezza e raccomandano a Israele di restare calmo. Che cosa volte che siano bombardamenti di missili, morti e rapiti di fronte alla costruzione di case nelle città e nei villaggi ebraici al di là di quella linea armistiziale che l'Autorità Palestinese rivendica come base per una trattativa di pace (senza avere nessun titolo legale per averne diritto)?
A questo proposito, vale la pena di sottolineare un dettaglio importante. Tutti i media, oltre naturalmente ai propagandisti filoterroristi che non mancano neanche in Italia, parlano dei tre ragazzi rapiti come di “coloni”, con la solita connotazione negativa, per cui chi va in una terra di sua proprietà e la dissoda è un “settler”, come lo erano tutti i fondatori di Israele; ma se questo “settler” lavora oltre quella linea verde che non è mai stata un confine internazionalmente stabilito, ma solo la linea del cessate il fuoco, diventa subito un colonialista come le potenze occidentali che opprimevano l'Africa e l'Asia (soprattutto la Gran Bretagna contro cui gli ebrei combatterono per stabilire il loro Stato, guarda un po'). Be', si dà il caso che i tre ragazzi provenissero: Gilad Shaer, da Talmon, una cittadina fondata nel 1989 in Samaria, al di là della linea verde (http://en.wikipedia.org/wiki/Talmon); ma Naftali Frenkel da Nof Ayalon (http://www.nbn.org.il/aliyahpedia/community-a-housing/index.php?option=com_content&view=article&Itemid=813&id=1800:nof-ayalon), e Eyal Ifrach, da Elad (http://en.wikipedia.org/wiki/El'ad), entrambe località situate al centro di Israele, ben dentro la linea verde. Avete sentito fare differenza fra loro? Il primo è un “colono” e gli altri no? Nessuno ha fatto questo discorso.La ragione è chiara: per i palestinisti e per i loro sostenitori, tutta Israele è una “colonia” e tutti gli ebrai che vi vivono debbono essere cacciati o peggio. Qauesto è chiarissimo nelle dichiarazioni e negli statuti di Hamas e Fatah, in quel che raccontano le loro televisioni, i loro giornali, i loro politici. Bisogna essere un po' sciocchi o un po' complici per non rendersene conto.
Kfar Etzion nel 1947
Un momento, qualcuno obietterà: ma studiavano in una “colonia”. Cioè nel paese di Kfar Etzion, una decina di chilometri a Sudest di Gerusalemme. A parte la strana asimmetria per cui, secondo quelli che credono ai “confini del '67”, gli ebrei che studiano o lavorano a Est della linea verde sarebbero dei coloni, mentre gli arabi dell'Autorità Palestinese che studiano o lavoroano ad Ovest (ce n'è, come no) sarebbero delle vittime delle angherie israeliane cioè del mitico apartheid, perché vi sono dei posti di blocco dove i militari israeliani pretendono di verificare che non si portino sul lavoro qualche coltello, bombetta, arma da fuoco... Inaudito, vero ? A parte questo, c'è la storia di Kfar Etzion o del gruppo di villaggi di cui fa parte, che vale la pena di richiamare: Gush Etzion, uno dei "blocchi" che in qualunque accordo di "pace", anche il più sbilanciato per l'Anp, è destinato a restare Israele. E' un gruppo di Kibbutzim e Moshavim fondati negli anni Venti e Trenta su terre incolte regolarmente comperate e dissodate con grande fatica, che furono distrutti più volte dagli arabi già in quegli anni sotto il mandato britannico, dunque prima di qualunque "immigrazione", e sempre poi ricostruiti. Gli abitanti del Gush Etzion furono protagonisti di una resistenza eroica fra il '47 e il '48 che a costo di moltissimo morti permise di ritardare l'avanzata della Legione Araba (beduini guidati dagli inglesi) su Gerusalemme e di conservare così a Israele almeno una parte della città santa. Bisogna chiedersi chi ha diritto di negare agli ebrei di vivere (di lavorare e di studiare) su terre che hanno comprato cent'anni fa che ha dissodato col sudore della fronte e difeso a costo di molto sangue, ricostruendo tre o quattro volte i villaggi distrutti dal vandalismo arabo. Per quale ragione al mondo Abbas o chiunque altro avrebbe diritto di fare ancora una volta pulizia etnica su un luogo che giuridicamente, politicamente, moralmente appartiene alle comunità ebraiche che vi vivono? Perché sarebbero “coloni” nel senso colonialista i suoi abitanti? E' una domanda da fare ai dogmatici filopalestinisti.
La verità è che non hanno rapito dei “coloni” ma degli ebrei; che non vogliono distruggere le “colonie” ma Israele; che non hanno ammazzato un ragazzo arabo, ma un israeliano. E che predicare a Israele il suo dovere di fare una “politica di pace” in questa situazione, come continuano a fare Livni, l'Unione Europea, il papa, Obama (il quale fra l'altro, come presidente degli Stati Uniti, ha completamente ignorato il passaporto americano di uno dei ragazzi, altro segnale per chi si fa illusioni sulla protezione occidentale), i giornali, è peggio che sbagliato, è stupido.
Ugo Volli