Capisco, ma neanche tanto, il vostro vedere il positivo nell'articolo di Alberto Melloni sul silenzio papale. La giustificazione è risibile (penosa). Perchè il silenzio solo vale per tutto quel che riguarda l'Islam. Per il Papa la colpa delle violenze, oltre che, ovviamente, del demonio, è del fondamentalismo (termine astratto che potrebbe riferirsi ai frati di clausura o ai Testimoni di Geova). Per il resto il Santo Padre sta sempre a parlare, anche al telefono. Sono una paio di giorni che non vedo Cartoline. Trovo tra le lettere molti complimenti. Vorrei aggiungere il mio per una parola che il professor Volli ha sdoganato. Nemico. Quando ci aggirano i nemici è di primaria importanza riconoscerli. Francesco I è un nemico!
Pietro Fanelli
Essere oggetto di critica non equivale ad essere un nemico. Il Papa può essere un avversario - spesso lo è, soprattutto quando rappresenta una Chiesa che si comporta come se esistesse ancora il suo potere temporale - ma non è un nemico. Sull'islam sbaglia, ma come il Vaticano agiscono molti governi occidentali. Legga l'analisi di Valentina Colombo pubblicata ieri su IC, è illuminante. Le cartoline di Ugo Volli non escono giovedi, venerdì e sabato, ma sono sempre puntuali e indispensabili negli altri giorni. Per lo sdoganamento della parola nemico, ha ragione.
IC redazione