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Obiettivi primari e danni collaterali 16/06/2014

A proposito dello splendido articolo di Deborah Fait "Ridateci i nostri ragazzi", mi piacerebbe sapere che cosa risponderebbe la signora Fait a un tizio che sul mio blog ha scritto: "Se lo meritano, perché gli israeliani ammazzano i bambini palestinesi." Un'osservazione che mi sembra molto diffusa. Naturalmente ho risposto che i cosiddetti "danni collaterali" in un'azione di guerra, ossia la morte di civili, per gli islamici sono un obiettivo primario, visto che è considerata meritoria l'uccisione degli infedeli. Così non si possono mettere sullo stesso piano dei civili uccisi durante la caccia ai terroristi che li usano come scudi umani e il rapimento o la deliberata uccisione di civili. Se c' è¨ qualche altro argomento, sarei felice di conoscerlo. E se Deborah Fait volesse scrivere qualcosa in proposito, sarei ancora più felice. Cordiali saluti.
Dragor Alphandary

Risponde Deborah Fait:

Caro Signor Alphandary,

Se io portassi mio figlio in mezzo a una rissa e venisse colpito da una coltellata, la prima a dover essere biasimata e portata in giudizio sarei io.  Intendo dire che  quando ci sono azioni di guerra o di guerriglia tra Israele e i palestinesi, si vedono nugoli di  bambini che corrono in mezzo ai terroristi e che possono essere colpiti sia da una parte che dall'altra dei contendenti in uno  scambio a fuoco. Purtroppo sappiamo che, nella maggioranza dei casi, i terroristi palestinesi usano i loro bambini  come scudi umani proprio perchè  qualcuno, come è accaduto al suo blog, faccia commenti irragionevoli, ignoranti, malevoli e colpevolizzi Israele. E’ facile farlo se uno non ha il cervello per pensare.
Nelle varie guerre abbiamo visto bambini portati  proprio sui tetti degli edifici che Israele bombardava per rispondere al fuoco palestinese.
Abbiamo visto terroristi  nascondere esplosivi nelle ambulanze della Mezzaluna Rossa anche se trasportavano feriti col rischio, avvenuto,  che tutto saltasse per aria.
Abbiamo visto bambini, anche molto piccoli,  giocare   vicino alle rampe dei missili ed è chiaro che Israele spari proprio verso il punto esatto da cui  partono ii razzi non potendo vedere, da chilometri di distanza,  chi si trova accanto ad esse .
Abbiamo visto i terroristi sistemare le rampe sui tetti delle scuole.  In Libano Hezbollah aveva sistemato un camion pieno di esplosivo proprio  dentro un Istituto per bambini disabili, quando è esploso i primi ad essere colpiti sono stati i piccoli ospiti e Israele è stato condannato, non  Hezbollah.
Perchè le dico questo? Per il semplice motivo che i responsabili di quelli che lei chiama,”effetti collaterali” sono proprio i palestinesi, padri , fratelli, parenti, amici delle giovani vittime, questa ignominia fa parte della loro propaganda e, purtroppo, della loro cultura. Sacrificano, intenzionalmente,  i loro bambini perchè il mondo si schieri contro Israele. Purtroppo è un’oscenità vincente, il mondo è contro Israele, sempre e soltanto.
Il loro comportamento è esattamente il contrario di quello che tiene Israele dove, per prima cosa, si pensa a proteggere i civili e a mettere in sicurezza assoluta i nostri bambini.
Le cito una frase, passata alla storia,  di Golda  Meir “ La pace arriverà quando gli arabi ameranno i loro bambini più di quanto odino noi”.

Cordialmente,
Deborah Fait


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