Riprendiamo dal CORRIERE.IT l'introduzione
(reperibile al seguente link:
http://www.corriere.it/reportage/esteri/2014/faccia-a-faccia-con-un-leader-di-hezbollah-in-libano-altre-guerre-oltre-la-siria/ )
all'intervista di Lorenzo Perrelli e Alessandro Rota al membro di Hezbollah Abu Ali Alzalam, pubblicata l'11/06/2014, dal titolo " "Faccia a faccia con un leader di Hezbollah in Libano: «Altre guerre oltre la Siria" "
Il testo pone in dubbio la natura terroristica di Hezbollah, riportando la definzione delle Nazioni Unite (dove fortissimo è il peso politico di stati islamici e dittature, e dell'odio antisraeliano), ovvero: "gruppo politico/religioso che ha effettuato anche azioni di terrorismo". Un gruppo "poilitico/religioso" che "ha effettuato" e continua a pianificare azioni terroristiche, però, è ovviamente un gruppo terroristico.
Lorenzo Perrelli e Alessandro Rota scrivono poi che "l’esercito di Hezbollah sembra essere perfino più efficiente dell’esercito siriano stesso, è più organizzato e con molta più esperienza, maturata durante la guerra contro Israele durante l’invasione libanese del 1982, durante la quale Hezbollah ha protetto il sud del Libano".
Hezbollah, in realtà, non ha "protetto" il sud del Libano, vi si è insediato per attaccare Israele e favorire gli interessi della "rivoluzione islamica" dell'Iran. Senza il terrorismo (all'epoca, dell'Olp) la guerra del 1982 non avrebbe mai avuto luogo, così come senza il terrorismo di Hezbollah non avrebbe mai avuto luogo la guerra del 2006. E' proprio da Hezbollah e dagli altri gruppi terroristici, dunque, che il Libano e gli altri stati mediorentali dovrebbero proteggersi.
Di seguito, l'articolo:
Abu Ali Alzalam
Dopo l'attentato antisraeliano di Burgas, in Bulgaria, per il quale Sofia accusa Hezbollah
Abu Ali Alzalam è il responsabile del quartiere di Bachoura della brigata della resistenza guidata da Hezbollah, uno dei gruppi sciiti più potenti del medio oriente, senza dubbio la forza politico-religiosa che determina la vita del Libano in maniera più che rilevante. Hezbollah sono considerati dagli Usa un gruppo terroristico al pari di Al Qaeda, di origini iraniane oggi fanno base prevalentemente nell’Est del Libano che resta perlopiù inaccessibile senza loro permesso scritto. Le Nazioni Unite, invece, non definiscono Hezbollah come gruppo terroristico vero e proprio ma come gruppo politico/religioso che ha effettuato anche azioni di terrorismo.
A Beirut, molte aree sono sotto il loro totale controllo ed il quartiere più simbolico è sicuramente Bachoura in quanto sovrasta la sede sia del Parlamento che la moschea principale della città. Inoltre, durante la guerra civile, iniziata nel 1975, Bachoura distava soltanto 50 metri dalla green line ovvero la linea di confine dei due schieramenti. È impossibile fotografare in qualunque zona da loro controllata senza loro permesso dato che hanno totale controllo degli accessi attraverso videosorveglianza e persone di “ronda” in continuazione. Noi siamo stati scortati da due Hezbollah, oltre al traduttore, durante tutta la permanenza all’interno.
L’importanza di questa intervista deriva dal fatto che il 3 di Giugno ci sono state le prime elezioni Siriane dopo lo scoppio della rivolta civile da cui, ovviamente, il regime di Assad è risultato il vincitore. Hezbollah supporta il regime in qualunque modo, dall’artiglieria, al lancio di missili a tecniche di addestramento militare avanzate. L’esercito di Hezbollah sembra essere perfino più efficiente dell’esercito siriano stesso, è più organizzato e con molta più esperienza, maturata durante la guerra contro Israele durante l’invasione libanese del 1982, durante la quale Hezbollah ha protetto il sud del Libano. Durante l’intervista ci ha spiegato le aspettative di Hezbollah; ovviamente non sono idee proprie di Abu Ali Alzalam ma sicuramente le sue risposte ricalcano l’ideologia impartita dai superiori.
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