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Deborah Fait
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Ho seguito tutta la cerimonia delle 'Preghiere per la Pace'... 10/06/2014
 

Ho seguito tutta la cerimonia delle “Preghiere per la Pace”...
Commento di Deborah Fait

Ho seguito tutta la cerimonia delle “Preghiere per la Pace” in Vaticano e, da brava masochista, l’ho seguita su RaiNews24 tenendo in mano una enorme tazza di camomilla!
Vi ricordate Radio Kabul, quella in cui giornalisti diventavano verdi di rabbia ogni volta che dovevano pronunciare la parola Israele e che risolvevano il loro problema chiamando tutto Palestina? Bene, ormai è un lontano e sbiadito ricordo passato in secondo piano e sostituito alla grande da “Rai Gaza”, alias RaiNews24, che invece parla di Israele, dice centinaia di volte la parola Israele, intercalato con Terrasanta o Pallestina, perchè serve ai suoi giornalisti per innondare i telespettatori di sciocchezze, menzogne, luoghi comuni e tante volute inesattezze da lasciare senza fiato.
La sequela di bugie ha inizio prima della diretta, quando la giornalista, ricordando la biografia di Peres, ha detto che Itzhac Rabin si dimise a causa di uno scandalo sessuale. E giù camomilla! Povero Rabin, credo che mai lo avesse sfiorato l’idea di tradire Leah che fu proprio la causa delle dimissioni del marito per aver aperto a New York un conto in banca di ben, udite udite, 2000 $. L’onestissimo Rabin diede subito le dimissioni, sostituito al governo da Shimon Peres .

Itzik Rabin                      Moshe Katzav

L’aver scambiato Rabin con Kazav, travolto davvero da uno scandalo sessuale, è la dimostrazione di come i giornalisti di certe testate siano bugiardi e superficiali e sparino notizie senza controllare, senza informarsi, non gli interessa, sono potenti, la propaganda contro Israele li ha resi tali, possono dire tutto e il contrario di tutto e hanno sempre ragione loro.
Alimentano l’antisemitismo, fanno gli imbonitori dei cervelli altrui dopo essersi fatti lavare il proprio.


Abu Mazen

Secondo la giornalista di RaiNews24 Abu Mazen sarebbe nato a Safed (Zfat), in” Palestina”....salto sulla sedia e bevo la camomilla che ormai è quasi finita.... Safed, antichissima città santa dell’ebraismo, nel 1935, anno di nascita di Abu Mazen, era parte del Mandato Britannico, non di una Palestina che non e’ mai esistita nei millenni e che non esiste ancora.
Ma andiamo avanti con la diretta dal Vaticano, una sequela di complimenti per Abu Mazen intercalati, prima dell’arrivo degli ospiti, con interviste a palestinesi di Betlemme, stracolmi di odio, di cui l’inviata a Betlemme parlava con affetto e comprensione, nessun accenno al motivo per cui quel muro esiste.
Solite cose insomma, solito schifo.
Tre anziani, uno dei quali, Peres, vecchissimo, riuniti a far che? Peres domani finisce il suo mandato quindi è già nell’oblio. Abu Mazen , il capo terrorista di Fatah, ha finito il suo mandato nel lontano 2007 quindi è abusivo da ben 7 anni. L’unico ad avere un ruolo era il Papa che però, con Israele, c’entra come i cavoli a merenda o, per stare in tema religioso, come il diavolo e l’acqua santa (naturalmente lui è l’acqua santa e Israele il diavolo!) e , a mio modesto parere, nel momento in cui si è fermato per toccare quel muro e pregare indegnamente anche là, ha perso ogni diritto a parlare di pace.
La considero una brutta e indelebile macchia sulla sua candida veste.
Oggi l’esercito israeliano ha arrestato un kamikaze, completo di giubbotto esplosivo, pronto a venire a fare stragi in Israele.
E’ grazie alla barriera che li fermiamo, è grazie alla barriera che possiamo vivere, è grazie alla barriera che genitori non piangono più al funerale dei propri figli, è grazie alla barriera che non abbiamo più bambini orfani che non capiscono perchè qualcuno gli ha ammazzato i genitori.
E’ grazie alla barriera che non abbiamo più stragi, è grazie alla barriera che nessuna famiglia viene più sgozzata da qualche belva sanguinaria.
E’ grazie alla barriera, Papa Bergoglio!


Mentre ieri la giornalista di RN24 lodava Abu Mazen per essersi riunito a Hamas e il Papa predicava la pace tra coraggiosi, i palestinesi di Gaza festeggiavano nel modo consueto: sparando missili contro Israele, uno di questi è atterrato vicino a Ashkelon. Avrei voluto che in quel preciso momento sentissero la sirena anche in quel bel giardino del Vaticano dove si programmava un’ ipocrita farsa. Avrei voluto vederli correre avendo 15 secondi per salvarsi.
Sono cattiva, vero? SI! Durante la noiosissima diretta delle preghiere inutili e dei discorsi ridicoli si è notato che , ohhh per caso naturalmente, la preghiera del rabbino è stata interrotta dalla pubblicità , le preghiere cristiane e islamiche sono passate indenni , poi, per completare l’opera di....potremmo chiamarlo boicottaggio?...... il discorso di Peres è stato interrotto a metà per commentare nel frattempo quello precedente del Papa.


Abu Mazen, Papa Francesco

Ma che strana cosa! I discorsi del Padrone di casa e del terrorista palestinese, pensate un po’, sono passati altrettanto indenni delle preghiere, mai interrotti da niente e da nessuno. Come minimo, a esser cattivi come me, uno pensa male. Tra i giornalisti in studio, il meno peggio, il più equilibrato, e’ stato, per assurdo, proprio un giornalista italiano di fede islamica, le due giornaliste di RaiNews24 erano eccitatissime, tutte comprese nel loro compito di disinformazione. Nemmeno una parola su Hamas, anzi la conduttrice, la stessa delo “scandalo sessuale” di Rabin, ha osato dire che Abu Mazen è stato “più bravo “ di Peres perchè si è presentato a Roma col “suo governo unito” Fatah e Hamas di nuovo insieme ... Che bello che bello! ...mentre in Israele era in atto una crisi di Governo. Quindi niente bravi gli israeliani, i palestinesi invece davvero dei campioni....


Corradino Mineo

Beh, non c’è che dire, Corradino Mineo ha lasciato il segno! I contenuti delle preghiere e dei discorsi, le solite panzane, le solite parole trite e ritrite, per fare la pace serve coraggio (lo diceva anche Arafat tra una strage e l’altra di israeliani), dobbiamo essere fratelli, ecc.ecc.ecc.
Nessun accenno ai cristiani che scappano dai territori, nemmeno una parola per dire che Israele è l’unico Paese del MO dove i cristiani aumentano. Peres, vecchio e stanco, (ma chi glielo ha fatto fare?), ha detto, per quello che si è potuto sentire, che Israele ha sempre cercato e voluto la pace. Abu Mazen ha evitato accuratamente di nominare ebrei e Israele e alla fine è arrivato all’apoteosi dell’ipocrisia e dell’idiozia dicendo di auspicare la pace tra palestinesi, cristiani e....samaritani. Dunque, i samaritani sono i membri di una comunità ebraica che comprende 800 membri, di cui 346 risiedono a Holon, vicino a Tel Aviv e 308 a Kiryat Luza vicino a Nablus (Schem) in Samaria.
Abu Mazen vuole fare la pace con loro!
Vabbè, andiamo avanti. Il lupo non perde il vizio e nemmeno il pelo nel caso di Abu Mazen, un terrorista resta tale se non si pente e lui lo è ancora a tutti gli effetti. Non riesco neanche più a sorridere, anzi sono demoralizzata perchè questa farsa pubblicitaria procurerà altri problemi agli ebrei, a Israele, diranno “anche il Papa vi vuole aiutare, Abu Mazen vuole la pace... e voi...voi....”
Il Papa e i media italiani, specializzati in lecchinaggio, si sono molto commossi per l’abbraccio tra Peres e Abu Mazen. Hanno detto e scritto parole ricoperte di melassa appiccicosa.
Io mi sono messa a sghignazzare amaramente alla scenetta. Peres li abbraccia tutti, ha abbracciato Arafat e il risultato è stato migliaia di morti israeliani, ha abbracciato Abu Mazen ( che pochi giorni fa aveva detto che Israele non sarà mai riconosciuto) e, se tanto mi da tanto....speriamo bene.
Gli manca Haniyeh, capo di Hamas, e poi avrà fatto tripletta.

Conclusione? Una farsa inutile, vuota, come tante altre precedenti, pubblicità per il Vaticano, niente di più. La pace non la possono ottenere la Chiesa, il Papa, un Vecchio ebreo non più presidente e un vecchio terrorista con un passato di complotti antisemiti, di stragi, di negazionismo.
Abbiamo assistito a una noiosa a stucchevole cerimonia di cortesia, di sorrisetti falsi e alcuni imbarazzati, di mani sudate da stringere.
Non è stato niente di più. I media israeliani non ne hanno parlato molto, anzi, direi pochissimo, dovevano occuparsi di cose più importanti, tipo il terrorismo, tipo i retroscena per la nuova Presidenza dello Stato. La pace è lontana, molto lontana, esattamente come due giorni fa. Potrei farla io una preghiera a chi di dovere, a chi vuole mettere il naso nella nostra tragedia senza capirla: lasciateci in pace.

Deborah Fait


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