Quanto è importante Tsahal nella vita di Israele Intervista di Paolo Pegoraro allo scrittore israeliano Yehoshua Kenaz
Testata: Famiglia Cristiana Data: 05 giugno 2014 Pagina: 123 Autore: Paolo Pegoraro Titolo: «Prove di vita al servizio di leva (obbligatorio)»
Riprendiamo da FAMIGLIA CRISTIANA datata 8/06/2014, a pag. 123, l'intervista di Paolo Pegoraro allo scrittore israeliano Yehoshua Kenaz, dal titolo "Prove di vita al servizio di leva (obbligatorio)".
Yehoshua Kenaz
Israele è tra le poche nazioni che ancora richiedono a ragazzi e ragazze due anni di servizio di leva obbligatorio. Solo uno scrittore di razza come Yehoshua Kenaz poteva scriverci un capolavoro come Non temere e non sperare (La Giuntina). «Nella lotta, nelle debolezze e nelle dinamiche che fanno parte del servizio militare mi è parso di riconoscere l'essenza della natura umana». La caserma è un vero melting pot: europei, arabi, nativi d'Israele... «È l'esperienza che accomuna. Richiede sacrificio, ma dopo averlo superato diventa il simbolo della comunità». Quanto c'è di autobiografico? «La maggior parte delle storie non sono avvenute, ma gli occhi di certi compagni d'armi erano quelli dei ragazzi del libro». «I più forti sono i primi a spezzarsi», afferma uno degli istruttori. «Perché troppo sicuri di sé o troppo integerrimi o troppo idealisti, si esporranno ignari ai colpi di ciò che li aspetta». Per i personaggi mostra comprensione. «È la pietà che nutro verso gli esseri umani, così fragili eppure capaci di grandi gesti di coraggio».
Yehoshua Kenaz (1937), fra i massimi romanzieri israeliani, ha scritto Voci di muto amore, La grande donna dei sogni e Ripristinando antichi amori.
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