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Cara Deborah Fait, la tua lettera è molto bella e commovente ma parli come se Bergoglio fosse un uomo in buona fede. Un uomo sensibile agli argomenti che proponi. Non illuderti, Bergoglio li conosce benissimo ma se ne infischia. A lui interessa soltanto la popolarità della chiesa, perchè è quella popolarità che gli permette di vivere come un papa. Bergoglio sa bene che buona parte della popolarità della chiesa cattolica è fondata sull'antisemitismo perchè i cattivi ebrei le hanno fatto fuori il profeta e non meritano di avere una patria, meno che mai una splendida patria come Israele che fa ombra a molti paesi compreso il suo. Dragor Alphandary Caro Amico, Quando è stato eletto Papa Bergoglio e tutti lo osannavano come Papa meraviglioso, umile, che si pagava i conti da sè e non voleva il papamobile , ho pensato, come credo molti ebrei sionisti, che la prova del fuoco per noi sarebbe stato il suo atteggiamento nei confronti di Israele. Così è stato. Bergoglio non è diverso dagli altri e porta avanti il solito discorso filoislamico e antiisraeliano ovvero antisionista. Adesso lo abbiamo capito, anzi ce lo ha fatto capire lui, alla grande. Sta a noi prendere le adeguate contromisure e stare attenti come abbiamo fatto con i suoi predecessori. I rapporti diplomatici sono una cosa, quelli umani vanno regolati a seconda del soggetto con cui abbiamo a che fare. Saluti, ************************************* Gentile Signora Fait, Come sempre è un piacere leggerLa e credo di non essermi mai trovato in disaccordo con Lei. Mi permetta un appunto per la Sua lettera indirizzata oggi a Papa Francesco, luce della Cristianità: perché si è sentita in dovere di indirizzarsi a lui con l’espressione santo padre ? Le parole hanno ancora un profondo significato, tanto più per noi ebrei anche una singola lettera ha un potere creativo. Etichetta, rispetto e buona educazione ne richiedevano l’uso sia pure nei confronti di un uomo buono e Papa ? Ansioso di leggerLa come sempre su InformazioneCorretta, La saluta con ammirazione Giacomo M. Zippel, Gerusalemme Caro Giacomo Zippel, Quel “Santo Padre” voleva essere ironico proprio perchè la visita di Bergoglio alla Barriera difensiva con relativa preghiera, non si sa per chi e perchè, non aveva nulla di santo, anzi! Comunque la mia lettera voleva essere assolutamente educata anche nella speranza che lui la legga senza cestinarla per troppa violenza. Era una lettera aperta e doveva far capire gli “errori” eclatanti di quella visita senza procurare un senso di disgusto in colui cui era indirizzata. Ma non è finita qui, stanno uscendo altri particolari sulla visita papale e mi riservo di parlarne nei prossimi giorni, non in una lettera ma in un articolo che non ha il dovere di essere troppo gentile ed educato! Cordiali saluti, Deborah Fait |
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