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Il Papa a Gerusalemme 27/05/2014

Qualche piccolo passo in avanti come la visita al Monte Herzl, ma per il resto siamo alle solite. La tragica situazione dei Cristiani in Medio Oriente attribuita sempre e comunque ad Israele. Monsignor Twal che saluta il Papa chiedendo tra l'altro la liberazione dei "prigionieri" come se fossero dei poveri perseguitati. TV 2000 che rispolvera la vicenda della basilica della Nativitā secondo la vulgata palestinese tacendo naturalmente sullo scempio fatto all'interno dai Palestinesi stessi. 

Saluri.
R.Razza

Un colpo al cerchio e uno alla botte e preghiera per tutti, č la politica vaticana. Ma Israele saprā valutarla con attenzione e intelligenza.
IC redazione


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