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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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La Repubblica Rassegna Stampa
25.05.2014 Analisi letteraria di una persecuzione erotica e antisemita
Susanna Nirenstein recensisce James Lasdun

Testata: La Repubblica
Data: 25 maggio 2014
Pagina: 51
Autore: Susanna Nirenstein
Titolo: «Analisi letteraria di una persecuzione erotica e antisemita»

Riprendiamo da REPUBBLICA di oggi, 25/05/2014, a pag.51, con il titolo " Analisi letteraria di una persecuzione erotica e antisemita ", la recensione di Susanna Nirenstein al libro di James Lasdun, molto elogiativa.


Susanna Nirenstein  James Lasdun               La copertina

Questa è una storia di ossessione erotica, di stalking combinato ad antisemitismo, di diffamazione, la vicenda di uno scrittore anglo-americano ebreo perseguitato da una sua promettente allieva iraniana: per decifrare il comportamento anomalo della ragazza l'uomo non ha altri strumenti che se stesso e i suoi autori preferiti, anche se questa volta c'è di mezzo Interet, un amplificatore abnorme, capace di rendere ogni accusa più vera della verità e minare ogni tranquillità. Un incubo reale, ancora in corso se capiamo bene dopo 8 anni. James Lasdun, classe 1958, si mette in gioco senza remore, interrogandosi pagina dopo pagina sulla sequenza degli avvenimenti, sulle sue eventuali colpe, su cosa può fare, con un passo da thriller, genere che ama e che ha già usato a volte nelle short stories raccolte in Comincia a far male. Dammi tutto quel che hai (Bompiani) si apre a New York, in un college, chiamiamolo Morgan, dove Lasdun tiene un seminario per scrittori nel 2003. Tra gli allievi si fa subito notare la qualità di una trentenne riservata dal viso finemente disegnato, nome fittizio Nasreen, con la sua traccia di romanzo famigliare collocato nella Teheran anni '70, e Lasdun la incoraggia. Tutto bene, anche se il professore nota la reazione eccitata, ma chi non lo sarebbe? Nel 2005 Nasreen gli chiede per e-mail un aiuto perché ha finito il libro e lui la mette in contatto con la sua agente letteraria che non la trova ancora matura e la rimanda a una fidata redattrice. Le mail tra Nasreen e il prof si fanno sempre più chiacchiera, confidenziali e man mano la giovane donna inizia a essere allusiva, seduttiva: Lasdun sente di doverle spiegare che è felicemente sposato e non vuole fiirt. Lei gli risponde con spirito e grazia. La corrispondenza continua e l'autore, un personaggio che dire politically correct è dir poco, e anche molto poco propenso a sentirsi ebreo e filoisraeliano, le chiede, partecipe, come viva un musulmano in America dopo l'11 settembre e anche di burqa, chador, veli... Nasreen diventa apertamente ammiccante, tutti i giorni una, due, dieci, dodici mail che parlano sempre più di amore, sesso, erotismo, e ben presto aggressive a proposito di razza, denaro e medio oriente... Infine esplicitamente antisemite. Lasdun ha già smesso di rispondere. In un crescendo di "terrorismo verbale", lei lo inonda, lo offende, lo manda a farsi fottere, gli dà del nazista, dell' amante reiterato delle sue allieve, dello stupratore, sostiene che lui ha rubato le storie dal suo romanzo e poi le ha vendute ad altri scrittori iraniani ebrei neocon che le hanno pubblicate. Inizia a inserirsi su Wikipedia e a falsare la voce a lui dedicata, a farlo anche su Amazon e altri siti letterari, arriva a clonare la mail di Lasdun scrivendo cose orrende agli amici di James e a chiunque sia in contatto con lui per lavoro. Il nostro autore è annichilito. Si chiede cosa significhi ormai, nella realtà virtuale, reputazione, verità, seduzione, virtù. Per rispondersi ci racconta storie avvincenti, si mette a confronto con Sir Galvano e il Cavaliere Verde, racconto medievale inglese che ha per protagonista un eroe compromesso da una donna con cui non c'è stato invece niente, con la vita e le tentazioni di D. H. Lawrence, con la Highsmith, perfino con Tintin. Mentre viaggia, si confronta con paesaggi e riflessioni. Parla con la famiglia ovviamente, si rivolge all'Fbi, a un detective, ai direttori delle scuole e dei giornali per cui lavora ma quanti gli credono? Depressione, ansia, insonnia, paranoia, l'universo di Lasdun diventa un inferno. Gli tornano in mente le offese che avevano mandato a suo padre, un noto architetto inglese, mentre riprogettava una sinagoga per la Gerusalemme antica. Sente che stavolta l'odio, l'antisemitismo, questa bestia cosi strana e potente, l'ha colpito, si, anche a lui cosi restio a sentirsi ebreo. E non può che volare in Israele, guardare gli haredim, rileggere Singer, pensare agli stereotipi usati per il conflitto arabo-israeliano. Continua a chiedersi chi è, come lo vedono gli altri. Nasreen lo subissa ancora del suo furore. La vita ormai è cambiata. E concepisce una vendetta a bassa tecnologia, questo bel libro.

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