Ho letto l'articolo su Abu Taha Nasir, ma devo dire che sotto sotto sono rimasto perplesso. "Grattez le russe et vous trouvez le tartare" soleva dire Napoleone. Parodiandolo, dico: "Grattez le Nasir et vous trouvez le nazi". Non so se mi sono spiegato. C'è in lui qualche cosa che mi lascia diffidente. Non vorrei che ci si fasciasse la testa prima di romperla, ma fraternamente vi avviso: NON COVATEVI LA SERPE IN SENO!
Mario Salvatore Manca di Villahermosa
Il pezzo di Maurizio Molinari era molto chiaro, dimostrava con un esempio come in Israele non esiste nessuna apartheid. La storia di Abu Taha Nasir è illuminante.
ecco il link al pezzo di Molinari: http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=6&sez=120&id=53273
In quanto alla diffidenza, non dubiti, Israele ha imparato la lezione, non commetterà mai l'errore mortale di affidarsi con fiducia all'aiuto altrui. Ha letto l'articolo di Ari Shavit, uno dei fondatori di 'Pace Adesso' ? ecco il link: http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=250&sez=120&id=53261
IC redazione