Soprattutto non dite che sono antisemiti 29/04/2014
Soprattutto non dite che sono antisemiti Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli
A destra, la traduzione in arabo dei “Protocolli degli Anziani di Sion, eseguita da Ajai Nuwayid, che è stata pubblicata anche su un sito web sponsorizzato dal Servizio Informazioni dello Stato Palestinese.US Holocaust Memorial Museum
Cari amici,
immaginate di essere per caso trasformati in un governante arabo. Certo, ci vuole stomaco per arrivarci, di solito, ma poi la ricchezza e il potere possono compensare le mani sporche di sangue, se siete il tipo giusto. Comunque per un qualche miracolo, o per puro colpo di fortuna, vi eleggono presidente dello Yemen o dell'Iraq, dell'inesistente Palestina... o dell'Egitto. Ecco, chiedetevi adesso che accuse vi possono fare, che cosa può seriamente rovinarvi la reputazione e farvi rischiare una rivoluzione di quelle in cui gli sconfitti conoscono la sorte se non di Gheddafi e di Saddam Hussein, almeno di Morsi, insomma una brutta fine.
Che cosa possono dirvi per rovinarvi? Che siete crudele? Ma no, quella è una virtù, serve a farsi rispettare. Che siete corrotto? Va da sé, se no che fareste a fare il governante arabo? Che avete strane abitudini sessuali? Basta che proprio non le esibiate in pubblico e anche se vi piacciono i bambini piccoli nessuno vi darà noia, sono fatti vostri. Che violate la legge? Figuriamoci, sierte voi che decidete che cos'è la legge. Una sola cosa può rovinarvi, che i vostri sudditi si convincano che siate ebrei.
Abdel Fattah Al Sisi Gamal Abdel Nasser Moshe Dayan
E infatti... in Egitto, c'è un nuovo uomo forte, Abdel Fattah Al Sisi, il militare che ha rovesciato la Fratellanza Musulmana, sparigliando i giochi in tutto il Medio Oriente, e sta per essere eletto anche formalmente presidente, carica che notoriamente da quelle parti non ha limiti né di potere né di tempo. Gli islamisti lo odiano e lui li ricambia con centinaia di condanne a morte, il che è molto apprezzato dagli elettori, a quanto pare. Diciamo che non è un tipo con cui passerei volentieri le vacanze, ma è abbastanza chiaro che nelle circostanze date è la soluzione migliore. Bene, un intraprendente giornalista investigativo egiziano, tale Saber Mashhour, ha scoperto che Al Sisi è nato nel quartiere ebraico, che di sua madre nessuno sa niente, che la famiglia la tiene nascosta dalla stampa, insomma che lei era ebrea e dunque lo è anche lui. Non solo. Secondo il grande Manshour, anche Nasser è nato da quelle parti, dunque era ebreo anche lui. Non che amasse molto Israele e fosse filosemita, figuriamoci, era uno che prendeva i nazisti fuggitivi come consiglieri e diffondeva i Protocolli, che ha fatto tre guerre contro Israele e protetto la nascita dell'Olp. Ma non importa, non amava gli islamisti e dunque era ebreo anche lui. E ancora non basta, perché sempre secondo il nostro ineffabile giornalista, c'è un terzo vicino di casa significativo, cresciuto accanto a Nasser e dunque anche accanto a Al Sissi, anche se a distanza di una generazione. Sapete chi? L'arcinemico dell'Egitto, Moshé Dayan... Io in realtà credevo che Dayan fosse un ragazzo di Degania, un kibbutznik duro e puro... e invece no, fin da neonato era in missione segreta in Egitto per corrompere Nasser e naturalmente Al Sisi a danno della vera fede... vedete le combinazioni (http://www.israelnationalnews.com/News/News.aspx/179906#.U13___l_uAU)
Vedete insomma che se anche gli inglesi sono così stupidi da avere un capo dell'opposizione laburista che è ebreo davvero, anche se non troppo favorevole a Israele e se anche Sarkozy aveva dei parenti ebrei, ma non sopportava Netanyahu, il caso di Al Sisi è davvero molto grave, rischia di compromettere la sicurezza dell'Egitto e di tutto il mondo arabo. E che lui si proclami buon musulmano, anzi che sia osservante e per nulla filosemita, non c'entra affatto. Perché come ha insegnato l'Inquisizione spagnola, prima del nazismo, l'ebraismo è una malattia ereditaria, che si trasmette per le generazioni al di là delle credenze religiose degli individui. Lo credono in tanti anche in Italia, tutti quelli per esempio che attribuiscono l'ebraismo all'ingegner Carlo De Benedetti, regolarmente battezzato dalla nascita. Che volete, la verità emerge nonostante tutte le panzane degli antirazzisti, che naturalmente anche loro sono al servizio degli ebrei. C'è una sola speranza, che in Egitto vada al potere un bravo ariano, nemico degli ebrei e di Israele. Ma che non si dica per favore che è antisemita. Dire la verità non è antisemitismo, niente affatto.