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Vi allego una mia lettera scritta di getto al Giornale, con riferimento all'articolo di Fiamma Nirenstein. Ovviamente, il programma (che trovo non intelligente, ma intelligentissimo) del Ministero della Cultura di Israele è pedagogicamente azzeccato. Certi genitori hanno un po' il complesso di "mamma chioccia", con l'illusione che - evitando loro certi impatti bruschi con quella che è la dura e cruda realtà - si riesca a farne dei "bravi cittadini". In realtà se ne fanno quanto meno o dei viziati o dei potenziali delinquenti (come certa "contestazione" del nostro "Sessanttotto"). Shalom Milano, 27.04.2014 Leggo su IL GIORNALE di oggi, Domenica 27.04.2014, pag. 15, l’articolo di Fiamma Nirenstein sul programma didattico del Ministero della Cultura – presumo di Israele: non penso in Italia, altrimenti sai che urli e pianti ed alti lai, da parte degli scimuniti catto-comunisti filo-palestinesi ed inconsciamente filo-nazisti! – inteso ad introdurre la Storia della Shoah. A quanto mi pare di aver capito, molti genitori si ribellerebbero, perché – a detta loro – “sarebbe uno choc per quei poveri bambini”. Bene, bravi genitori moderni! Continuate con questi metodi, finirete per rendere i vostri pargoletti degli smidollati a cui tutto sia dovuto educandoli al “Mordi e fuggi”, al “Tutto e subito”, al “Chi uccide uno sbirro non commette reato”, come ne ha fatto scuola il tristo periodo della “contestazione”. Il pezzo di Fiamma Nirenstein era perfetto, riportava esattamente come era stato accolto il progetto in Israele. IC ha criticato il titolo del Giornale, forse chi l'ha fatto non aveva letto bene l'articolo. Per leggere la pagina di IC ecco il link: |
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