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Deborah Fait
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Lettera aperta al sindaco di Roma 18/04/2014

 
Deborah Fait                 


A destra, Marwan Barghouti e Ignazio Marino

Gentile Signor Sindaco,

Ho letto che oggi il suo vice, Luigi Nieri, ha ricevuto, suppongo in Campidoglio, Fadwa Barghouti, moglie del terrorista Marwan Barghouti che sconta cinque ergastoli nelle carceri israeliane. Non capisco bene il motivo per cui la seconda piu’ alta carica della Capitale d’Italia abbia deciso di ricevere la signora in questione.

Non credo che la moglie di Salvatore Riina sia mai stata invitata in Campidoglio sebbene il marito sia anche piu’ importante di Barghouti avendo da scontare ben 16 ergastoli. 

Le scrivo, Signor Sindaco, perche’ vorrei capire le motivazioni che vi hanno portato a compiere un’azione cosi’ meschina, disumana e irrispettosa nei confronti delle tante vittime del terrorismo palestinese di cui Barghouti e’ stato capoccia di rilievo, quale braccio destro di Arafat, sin dai tempi della prima intifada.

So che la signora Fadwa gira il mondo per chiedere la liberazione del marito e degli altri terroristi palestinesi ed e’ un suo diritto farlo, sarebbe un diritto anche della signora Riina ma forse quest’ultima non ha i soldi di cui abbondano i terroristi palestinesi mantenuti dalle nostre tasse e dai fondi di Banche e Organizzazioni  che dovrebbero servire a migliorare la vita dell’uomo della strada palestinese e che invece vengono usati per il terrorismo e per far vivere nel lusso piu’ sfrenato le mogli degli assassini palestinesi.

E’ un diritto della signora Barghouti, dicevo, ma non e’ un dovere vostro, quali rappresentanti della citta’ di Roma, Capitale d’Italia, ricevere la moglie di un pluriassassino.

Marwan Barghouti, Signor Sindaco Marino, e’ stato il capo dei Tanzim, una banda armata, affiliata a Al Fatah, che si e’ macchiata dei piu’ efferati delitti contro civili israeliani, uomini, donne e bambini. Erano Tanzim, al comado di Barghouti, quei figuri che, nel 2001, misero al muro due ragazzi israeliani colpevoli di essere andati a mangiare humus a Tulkarem, gli spararono in testa. Spararono in testa anche a una bambina seduta in una gelateria con la nonna. Hanno commesso crimini tremendi che Marwan Barghouti organizzava e ordinava .

Esiste un motivo, un solo motivo, Signor Sindaco, che vi consenta di ricevere oggi la consorte dell’assassino Barghouti?

Esiste un solo motivo che consenta a Lei e al suo vice di offendere gli Italiani, i cittadini di Roma e la stessa citta’ di Roma?

Signor Sindaco Marino, trovo vergognoso e immorale che in Campidoglio si riceva una donna il cui unico ruolo e’ di essere moglie di un assassino che privò della vita decina di persone innocenti, tutte civili, non soldati.

Credo che lei debba chiedere scusa  alle vittime di Barghouti, a Israele, ai  romani e agli italiani tutti  per aver fatto, oggi,  di Roma la Capitale della Vergogna.

Deborah Fait, Israele  


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