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All'Iran il nucleare civile non serve 14/04/2014
Quanto segue non rappresenterà una grande novità per i lettori di IC, ma vorrei ugualmente aggiungere qualche dato quantitativo. L'Iran sostiene che il suo programma nucleare ha scopi pacifici e quindi sembre di capire finalizzato a generare elettricità per soddisfare la crescente domanda di un paese in crescita. Ma questa è¨ una scelta economicamente conveniente? Per prima cosa andiamo a vedere i dati pubblicati dall'EIA (Energy Information Administration) un'agenzia governativa USA. I lettori li troveranno qui: http://www.eia.gov/forecasts/aeo/er/electricity_generation.cfm Vediamo che produrre elettricità  con impianti nucleari avanzati costerebbe $ 108.4 per MegaWattora mentre produrla con impianti a gas a ciclo combinato $ 67.1 MWh. Scorrendo le colonne però vedremo che di questi $ 67.1, $ 48.4 sono i costi del combustibile cioè del gas. Ma secondo l'OPEC http://www.opec.org/library/Annual%20Statistical%20Bulletin/interactive/current/FileZ/XL/T32.HTM , organizzazione della quale è membro, l'Iran possiede riserve certe per 33780 miliardi di metri cubi, secondo solo alla Russia che ne possiede 48676. Per avere un termine di paragone, l'intera UE consuma ogni anno circa 460 miliardi di metri cubi. In altre parole se l'Iran decidesse di generare l'elettricità  che gli occorre con centrali a gas, non dovrebbe importare il carburante come ad esempio l'Italia, ed è ragionevole aspettarsi che i $ 48.4 indicati dall'EIA sarebbero molto più bassi nel caso dell'Iran e quindi anche il costo totale di $ 67.1 sarebbe molto più basso, probabilmente molto meno della metà dei $ 108.4 del nucleare. Tutta questa lunga digressione è¨ per dimostrare che generare elettricità con centrali nucleare in Iran non ha alcun senso economico e che pertanto le affermazioni dell'Iran sulla natura pacifica del suo programma nucleare sono, con ragionevole certezza, false. Queste sono informazioni liberamente disponibili per il cittadino comune e a maggior ragione lo sono per i governi dei paesi che stanno negoziando con l'Iran. Ora l'oggetto delle negoziazioni sarebbe l'abbandono degli aspetti potenzialmente militari del programma nucleare iraniano, conservandono soltanto quelli sicuramente civili. Ma come abbiamo visto prima, un programma nucleare esclusivamente civile non avrebbe senso in Iran; casomai avrebbe senso smantellare completamente il settore nucleare e programmare uno sviluppo di centrali a gas; ma di questa eventualità  l'Iran non vuole neppure discutere. Incidentalmente sarà  utile ricordare che in passato l'Iran respinse una proposta russa di fornire uranio già arricchito nella misura necessaria per alimentare delle centrali nucleari ritirando poi il combustibile esaurito. Fin qui ci porta la logica, con ragionevole certezza; lascio ai lettori di IC i passaggi successivi.

Massimo


Alla sua informata e interessante analisi, aggiungiamo due considerazioni: 1) al programma nucleare, l'Iran ha affiancato un programma missilistico, che gli darà la capacità di lanciare testate nucleari, 2) il regime iraniano è esplicito nei suoi propositi di distruzione di Israele, ed è d'altro canto un attivo sostenitore del terrorismo contro lo Stato ebraico.
Non ci possono essere dubbi sulla natura aggressiva del programma nucleare di Teheran, per qualsiasi persona informata e in buona fede.
IC redazione

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