Il commento di Deborah Fait
Deborah Fait
Chi è Yunis Al Astal? Non lo sapete? E' un nome ancora sconosciuto che mi auguro rimanga tale per sempre, dato che il gentile signore, deputato di Hamas e religioso islamico, è colui che ha espresso chiaramente e pubblicamente le strane idee proprie dei palestinisti e tanto strombazzate da Hamas, la dittatura che governa Gaza, cioè quella prigione a cielo aperto tanto cara agli europei nemici di Israele e agli eredi dei rifondaroli italiani (di pessima memoria), intendo i seguaci di Grillo, cioè i grillini.
Cosa dice dunque questo signore tutto intabarrato in kefiah e caffettano ? Dobbiamo massacrare gli ebrei, questo è il ritornello del suo discorso alla gente di Gaza, alla gente palestinista, all' islam intero :è massacrare gli ebrei! Glielo ordina Allah, per evitare che questa gentaglia, questa gang, continui a infettare il mondo e a renderlo corrotto. Dunque, riassumendo, Allah ordina agli islamici di fare una guerra che renderebbe gli ebrei dhimmi, ma siccome non son degni nemmeno della dhimmitudine, cioè di vivere senza diritti, meglio decidere di ammazzarli tutti. Finalmente il mondo, senza ebrei, sarà un posto migliore, altro che riconoscere Israele come Stato ebraico!
L' ordine supremo è il massacro. https://www.youtube.com/watch?v=vFDX_cdwbB0
Niente di nuovo, direte voi, è dall' inizio del secolo scorso che gli islamici hanno il chiodo fisso di ammazzare gli ebrei. Prima, per secoli, si erano accontentati di renderli dhimmi nei loro Paesi, poi , di fronte al pericolo di vederli ripopolare Erez Israel, si sono incattiviti e hanno incominciato i massacri, fino a quando non hanno avuto notizia che in Europa un omuncolo, adorato da milioni di persone che urlavano Heil col braccio teso, aveva preso la decisione di ripulire il mondo da questi figli di Satana. Il sogno dell'omuncolo era di eliminare questa piaga che viveva pensando a studiare, donando al mondo grandi personalità e benefici in tutti i campi del vivere umano, a pregare per mantenere unito un popolo perseguitato e che, con la sua abilità nell' aguzzare l'ingegno per sopravvivere in mezzo all' ostilità europea, riusciva spesso a trasformare in oro ciò che toccava.
Per il mondo arabo-islamico l'avvento al potere dell'omuncolo èstato come la realizzazione di un sogno, la speranza di risolvere anche in Medio Oriente il problema ebraico; da qui all' allearsi con lui e i suoi ammiratori urlanti Heil il passo è stato brevissimo. Yunis Al Astal non fa che, come si suol dire, portare avanti il discorso, antico ma sempre attuale del massacro.
Fino alla realizzazione del loro sogno, risultato un tantino difficoltoso grazie all'ostinazione degli ebrei nel vivere nonostante tutto e nel vivere bene, i musulmani cercano in tutti i modi possibili di rendere la vita difficile all’odiato Popolo, soprattutto a coloro che hanno la sfacciataggine di definirsi israeliani e di chiedere il riconoscimento da parte araba di Israele come Stato ebraico! Una delle tante difficoltà che viene alla luce ad ogni festività ebraica è il divieto assoluto di pregare sul Monte del Tempio, altrimenti detto, per i musulmani e i loro ammiratori, Spianata delle Moschee.
L' ho scritto varie volte ma lo ripeto e lo ripeterò all' infinito, il Monte del Tempio, che si trova al centro di Gerusalemme, e che, oltre a essere in territorio israeliano, è per gli ebrei il luogo più sacro in assoluto (costruito da Re Salomone nel X secolo a.e.v., distrutto varie volte dai nemici di Israele, per ultimi i Romani di Tito nel 70 e.v.), continua ad essere negato ai non musulmani che possono salirvi soltanto con i permessi del Waqf, organizzazione islamica che la fa da padrona. Gli ebrei vengono regolarmente presi a sassate dai bravi, gentili e democratici palestinisti che bazzicano il Monte dove organizzano pic nic e feste, ricoprendolo di cartacce, e dove si prostrano verso La Mecca, voltando il fondo schiena a Gerusalemme. Figurarsi cosa farebbero se non la considerassero il terzo luogo sacro per l'islam!
Gli ebrei che riescono a salire sul Monte non possono nemmeno muovere la bocca in una silenziosa preghiera senza essere immediatamente fermati e consegnati alla polizia israeliana per essere allontanati. E' così che l' Islam interpreta la libertà’ religiosa. Dopo anni di pazienza e di soprusi da parte del Waqf, che ha riempito le discariche con resti archeologici dell’'antico Tempio degli ebrei, dopo aver lasciato correre per evitare il sollevamento violento di tutto il mondo islamico, finalmente qualcuno si è svegliato e alla Knesset ci sarà un incontro per esaminare la situazione e per tentare di garantire il diritto degli ebrei di pregare sul Monte del Tempio. La commissione creatasi è diretta da Miri Regev, giovane, attiva e combattiva deputata della Knesset. http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=52995
Personalmente nutro poche speranze, ma è importante che se ne parli e non solo per motivi religiosi, ma per un semplice quanto elementare senso di giustizia. Chiunque deve avere il diritto di salire sul Monte: ha diritto di salirvi l'ebreo religioso, ho diritto di salirvi io, laica ma consapevole della mia Storia e delle mie Tradizioni, ha diritto di salirvi il cristiano, tutti devono godere di questo diritto, anche chi vuole fare semplicemente il turista.
Il diritto sacrosanto alla libertà!
Al momento il Sito, sacro agli ebrei come alla cristianità, è proprietà assoluta del mondo islamico e oggetto di un osceno sopruso che nulla ha a che vedere con la libertà religiosa cara agli ebrei e a tutto il Mondo occidentale: la Mia Casa sarà una Casa di preghiera per tutte le Nazioni (Isaia)
Mi auguro che Papa Francesco, nella sua prossima visita a Israele, ricordi queste parole antiche e dia una mano a Israele nel rivendicare ciò che spetta a ebrei e cristiani sul Monte dove Salomone costruì’ il Tempio che doveva ospitare l'Arca dell' Alleanza, il Beit HaMikdash, la Casa della Santificazione....dove, secondo la tradizione ebraica e cristiana, Abramo salì per compiere l' estremo sacrificio.
Questi giorni hanno visto anche la fine del cosiddetto processo di pace tra Israele, palestinesi e John Kerry.
Qualcuno ci credeva?
Naturalmente i media di sinistra italiani, vedi L' Unità , danno a Israele la responsabilità della fine dei colloqui, non all' intansigenza palestinista che pretende sempre di più, compresa la liberazione dell' assassino multiergastolano Barghouti, e che pone ricatti su ricatti oltre al rifiuto di considerare Israele come Stato ebraico. Naturalmente anche l'amministrazione Obama è furiosa contro Israele, ma nemmeno questa è una novità. http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=999920&sez=120&id=53011
Una vignetta amara, ma realistica, pubblicata dal Jerusalem Post raffigura Kerry che tristemente pensa: "niente Pace, niente Nobel, niente Presidenza". Non è detto, Mr. Kerry, il suo Presidente ha ricevuto il premio Nobel per non si sa cosa, appena entrato alla Casa Bianca. Sono i misteri sporchi della politica.
Auguro agli amici, ebrei e cristiani, Buona Pasqua e buon Pesach, come si dice, sameach e kasher!
Deborah Fait