Civiltà superiore
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli
A destra, il parlamentare e religioso di Hamas Yunis Al Astal
Cari amici,
tutti presi dai nostri viaggi nell'entità sionista e dal teatrino delle trattative, ci siamo purtroppo dimenticati della grande civiltà islamica che avanza e lotta. Per esempio, non so se l'avete notato, ha appena civilizzato la Gran Bretagna, inserendo finalmente nel suo sistema legale falsamente egualitario la nozione della differenza fra uomini e donne nell'eredità (a favore degli uomini, naturalmente) e altre meravigliose modernissime innovazioni che il Profeta ha introdotto 14 secoli fa. Non è ancora la Shari'a (http://www.jpost.com/International/Sharia-law-enshrined-in-British-legal-system-for-first-time-346259) come scrivono con troppo ottimismo molti giornali, perché ci manca tutta la civilissima parte penale, ma siamo certamente sulla buona strada.
Nei cartelli: "La Shari'a è il futuro del Regno Unito",
"Il governo britannico è terrorista"
Chi finalmente ha deciso di applicare la bellissima legge islamica è Hamas, in quel luogo miracoloso che è insieme liberato e occupato, secondo la propaganda filopalestinese, assediato da Israele, ma confinante con l'Egitto, vittima di angherie ma strapieno di razzi e altre armi, in particolare nascoste in asili infantili, campi sportivi, ospedali e altri luoghi innocenti (per esempio qui: http://www.idfblog.com/2014/01/22/idf-forces-discover-firearm-hidden-inside-childs-backpack/) che si chiama Gaza.
Manifestazione di Hamas
Dovete sapere che proprio pochi giorni fa Hamas ha finalmente reintrodotto la vera Shari'a sul suo glorioso territorio, per sostituire il vecchio codice penale egiziano, che “non era pratico” : “La Shari'a impone di punire i trasgressori con frustate, esecuzioni e punizioni come il taglio della mano per i ladri. La legge prevede un minimo di 20 frustate per un reato minore, con il numero di frustate che aumenta con la gravità del reato. Un minimo di 80 frustate deve essere imposto in materia penale. La legge amplia anche l'uso della pena di morte secondo la Shari'a. Gli articoli n 289, e 290 della legge prevedono il taglio della mano dei ladri” (http://www.algemeiner.com/2014/03/30/hamas-imposes-radical-new-law-lashings-amputations-and-massive-executions/). Che civiltà, eh? Questo sì che è il progresso... e pensate, tutto ciò nonostante le minacce della barbara occupazione ebraica (che è peggio dei nazisti, non dimentichiamocelo, l'hanno sentenziato gli adepti del movimento 5 stelle che è proibito chiamare grillini: http://www.linkiesta.it/il-giorno-della-memoria-i-grillini-israele-peggio-dei-nazisti). E' vero che qualcuno in campo palestinese ha anche avanzato delle obiezioni sull'applicazione di questa meravigliosa legge (http://gulfnews.com/news/region/palestinian-territories/hamas-new-islamist-law-causes-fury-in-palestine-1.1309704), ma bisogna comprendere, la corruzione demo-pluto-giudaico-massonica colpisce anche le migliori popolazioni. Verrà il momento in cui anche costoro si pentiranno o saranno puniti come si deve.
Yasser Arafat
Vi do ancora due esempi della meravigliosa civiltà islamica e poi la smetto. Sapete che in quel luogo fantastico che si chiama “Palestina” vengono eseguite delle sterilizzazioni femminili? Non è meraviglioso? Altro che la contraccezione che c'è in Israele, qui si tratta di rimozioni dell'utero belle e buone. E sapete perché? Forse come sistema antifecondativo? Ma no, l'ha detto Arafat che l'utero delle donne palestinesi è un'arma di guerra. Non ci credete? Guardate qui, per esempio: http://www.mefacts.com/cached.asp?x_id=11024, e qui: http://www.goodreads.com/quotes/383672-arafat-had-said-that-the-womb-of-the-palestinian-woman. Poi si è sbagliato, nel senso che la fertilità oggi aiuta Israele e non gli arabi, con grande delusione dei demografi catastrofisti, ma questa è un' altra storia. Comunque un bravo popolo rivoluzionario non butta le armi, anche se non funzionano, possono sempre servire da spauracchio come fa la questione demografica. No, l'isteroctomia è eseguita “per ragioni d'onore”, cioè se si sospetta che una donna possa avere rapporti illeciti, provocando vergogna alla famiglia. Allora, non potendola uccidere perché ancora non li ha avuti, la si sterilizza, così non se ne vedrà il frutto e l'onore sarà salvo, almeno in apparenza. Non è geniale, e particolarmente umanitario? (http://elderofziyon.blogspot.it/2014/03/palestinian-doctors-sterilize-women-for.html#.U0ToJvl_uAU).
L'ultimo argomento è il più politico. Sono secoli, che dico, millenni, che le società occidentali devono subire gli ebrei e per quanto facciano non riescono a liberarsene. Anche il generoso tentativo di un imbianchino austriaco che cercava di imitare nei gesti e nella voce “il grande dittatore” di Charlie Chaplin ha provocato conseguenze notevoli, ma non è stato efficace fino in fondo. Perché l'imbianchino era sì isterico e malvagio a sufficienza, ma vigliacco; in privato faceva ammazzare gli ebrei, ma in pubblico si limitava a minacciare la distruzione della “razza” come la chiamava lui; anzi, teneva nascosti i suoi moderni impianti di sterminio di massa. Come capite, è un errore, bisogna avere il coraggio di dire quello che si fa. E allora, lode agli islamisti, più nazisti dei nazisti, perché dicono che il loro scopo è sterminare gli ebrei. Guardate questo video e godetevelo. Avete qui Yunis Al Asta, un chierico islamico che è anche deputato di Hamas che dice la verità tutta intera, almeno come la vede lui: http://elderofziyon.blogspot.it/2014/03/hamas-mp-we-must-massacre-jews.html#.U0ToDfl_uAU. Allah, dice in sostanza, ha assegnato a lui e a quelli come lui il compito di massacrare tutti gli ebrei. E' quello il suo programma. E naturalmente, questo lui non lo dice, ma ci pensano l'Onu, l'Unione Europea, i media progressisti di tutto il mondo, non sarebbe leale che Israele si difendesse. Perché lui è un vecchietto simpatico e Israele invece è brutto, cattivo e anche ebreo e non ha diritto di reprimere le missioni religiose altrui. Deve fidarsi, fare la pace, disarmare, abbattere i muri e costruire ponti... poi chi vivrà vedrà.
Ugo Volli