Anche la droga nella guerra all' Occidente 07/04/2014
Non e' affatto vero che l ' islam proibisce tutte le droghe, come afferma un lettore ( http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=&sez=90&id=52979 ). Le affermazioni di principio non sempre ( anzi, quasi mai) , corrispondono alla realta'. Senza tornare al tempo della setta islamica degli Assassini , che hanno dato il nome all'hashish per l'uso che ne facevano , da sempre sappiamo che grandi colture di papavero da trasformare in eroina esistono in Afganistan, con l'assenso dei capi tribail e religiosi , in Yemen dopo le prime ore del mattino sono tutti inebetiti dalla continua masticazione del qat. In aree sempre a forte densita' islamica c'e' un consumo assai diffuso de betel e di hashish. Tutto tra l'indifferenza ( e forse la complicita' ) dei capi religiosi. Tra i giovani iraniani , frustrati per l'opprimente cappa autoritaria degli ayatollah , e' assai diffuso l'uso dell'eroina ( e' un modo come un altro usato dalle dittature per annullare oppositori e contestatori ). C'e' inoltre un ulteriore aspetto assai preoccupante . Nei paesi occidentali vediamo che lo spaccio della droga e' quasi monopolizzato da bande di magrebini e il commercio di livello piu' alto e' gestito in buona parte dalla feroce criminalita' nigeriana. A cio' si aggiunge il commercio al minuto di alcoolici ( una forma di droga light ) promosso da negozietti di pakistani che ogni sera somministrano a prezzi stracciati birra e alcool a giovani che purtroppo spesso , come capita di vedere, dopo mezzanotte sono ridotti a stracci umani. Ed in questo si potrebbe addirittura sospettare una regia precisa da parte degli strateghi che stanno costruendo tra l'indifferenza generale la cosidetta Eurabia.
boldanit
Nel traffico di droga sono coinvolte organizzazioni terroristiche islamiche che attraverso di esso si finanziano. E' anche possibile, come lei suggerisce, che esse vedano nella diffusione degli stupefacenti un altro mezzo per condurre la loro guerra contro le società occidentali.