Una semplice domanda in riferimento all'articolo del dott. Volli sul "muro" costruito da Israele e spacciato per "barriera difensiva" : perchè questo simpatico manufatto è stato fatto per buona parte all'interno del territorio palestinese, riducendo la già scarsa disponibilità di territorio per quella disgraziata popolazione? Perchè il dott. Volli non ci descrive con la sua consueta arguzia anche l'impatto drammatico che questa costruzione ha sulle normali condizioni di vita dei palestinesi? Basta fare un salto da quelle parti per averne la triste conferma, altro che palle!
Alejandro Bortolami Le sue domande trovano già risposta nell'articolo: quello che lei chiama "territorio palestinese" è in realtà un territorio oggetto di contesa (dunque non è stata rubata terra a nessuno), nel quale comunque vivono ebrei che devono essere protetti dal terrorismo, che vorrebbe ucciderli. I disagi della popolazione araba, a parte le esagerazioni e le menzogne, come quella del completo isolamento di Betlemme, sono anch'esse da addebitarsi al terrorismo. E' lei che non considera una parte della realtà, cioé il fatto che la barriera serve a salvare vite umane. Per questo è necessaria, e per questo i disagi che può comportare non sono imputabili a chi ha dovuto costruirla, ma a chi lo ha messo nella condizione di doverlo fare.