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La Stampa Rassegna Stampa
02.04.2014 L'Iran nomina un terrorista ambasciatore all'Onu ?
la carriera di Hamid Aboutalebi

Testata: La Stampa
Data: 02 aprile 2014
Pagina: 13
Autore: Paolo Mastrolilli
Titolo: «Iran, l’ambasciatore all'Onu che riapre la ferita dell'America»
Riportiamo dalla STAMPA di oggi, 02/04/2014, da pag. 13, l'articolo di Paolo Mastrolilli dal titolo "Iran, l’ambasciatore all'Onu che riapre la ferita dell'America'.


Paolo Mastrolilli        Hamid Aboutalebi    


1979: diplomatici americani sequestrati a Teheran

Un sospetto rapitore di cittadini americani ambasciatore all’Onu. È l’ultima provocazione dell’Iran agli Stati Uniti, mentre procedono le trattative sul programma nucleare. Le autorità Usa hanno ricevuto una richiesta di visto da parte di Hamid Aboutalebi, ex inviato della Repubblica islamica in Italia e Belgio. Il presidente Rohani lo ha scelto come rappresentante al Palazzo di Vetro e in base agli accordi del 1947 Washington si è impegnata a consentire l’accesso dei diplomatici incaricati di servire alle Nazioni Unite. L’unico problema è che Aboutalebi è accusato di aver partecipato alle attività del gruppo di studenti che il 4 novembre 1979 assalì l’ambasciata Usa a Teheran, tenendo poi prigionieri per 444 giorni i 52 diplomatici e funzionari americani. Proprio ieri un magistrato di Manhattan ha ordinato il sequestro di un edificio posseduto dall’Iran sulla Fifth Avenue per compensare le vittime del terrorismo. Il blitz fu organizzato dal gruppo radicale dei Muslim Students Following the Imam’s Line, collegato all’ayatollah Khomeini. All’epoca Aboutalebi era uno studente e decise di entrare nella formazione universitaria più estremista. Quindi passò alla carriera diplomatica. Adesso sostiene che non partecipò all’assalto: «In alcune occasioni, quando i responsabili avevano bisogno di fare traduzioni per i loro contatti con altri Paesi, io scrissi il materiale in inglese e francese. Poi - ha detto al sito Khabaronline - partecipai come traduttore alla conferenza stampa in cui fu annunciato il rilascio del personale femminile e nero dell’ambasciata, ma lo feci puramente per motivazioni umanitarie». Altri testimoni ricordano la vicenda in maniera diversa. Secondo Mohammad Hashemi, uno dei leader dell’occupazione, durante il sequestro Aboutalebi fu inviato ad Algeri, per ottenere supporto e gestire la trattativa sugli ostaggi. Con lui c’era Abbas Abdi, uno degli architetti dell’intera operazione. In memoria di questo contributo, la foto del nuovo ambasciatore all’Onu si trova ancora su Taskhir, il sito dei Muslim Students Following the Imam’s Line. Il dipartimento di Stato ha detto che considererà la richiesta di visto come tutte le altre, ma in passato non ha risposto a quelle di leader indesiderati, come il presidente sudanese Bashir. 

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