Pubblichiamo di seguito una lettera a Deborah Fait, dove viene chiesta una spiegazione del perchè Israele, nelle trattative con l'Autorità palestinese, chiede riconoscimento come "Stato ebraico".
Di seguito, la risposta di Deborah Fait.
Ecco il testo:
Mi chiamo Matteo.
Mamma bergamasca. Papà albanese,allora studente a Bergamo.
Io laureato a Tirana in Matematica.Siamo rimpatriati nel 1992.Mio Padre a Scutari aveva come alunni due fratelli Moisi Arditi e Ugo Arditi.
Forse, ripeto forse, quest ultimo è stato nascosto a casa nostra per una settimana.Io dal 1967 seguo tutte le vicende di Israele. Da un anno a questa parte sento e leggo da Benyamin Netanyahu che Palestinesi per fare la pace devono riconoscere Israele come Stato Ebraico.Ho chiesto a tante persone cosa vuol dire qusta frase. Nessuno mi sa rispondere. Ho chiesto all' Unione delle Comunità Ebraiche Italiane a Roma .Niente. Siccome amo la storia e in particolare quella ebraica la prego se gentilmente mi puo spiegare o chiarire questo argomento che mi sta tanto a cuore.Le scrivo una frase che ho tradotto da Le Monde:questa richiesta è inaccetabile dice Yasser Rabbo perché viene a chiedere ai Palestinesi di diventare sionisti. Suponiamo che i Palestinesi la fanno questa dichiarazione. Perche gli Israeliani saranno contenti e i Palestinesi fregati. Spero tanto in Lei.
Cordiali saluti.
lettera firmata
Gentile Signor Matteo,
Le rispondo volentieri perche’ questo e’ un argomento molto importante che pochi riescono a capire. Chiariamo che Israele e’ nato come stato ebraico, e’ uno stato ebraico, l’unico per noi ebrei, e che nel 1917 la Dichiarazione Balfour rilascio’ un documento in cui si auspicava la nascita in Palestina (all’epoca ancora sotto occupazione ottomana) del Focolare Ebraico. Ecco le parole scritte da Lord Balfour al Barone Rothschild:
Lord Balfour e la Dichiarazione che porta il suo nome.
“Egregio Lord Rothschild,
È mio piacere fornirle, in nome del governo di Sua Maestà, la seguente dichiarazione di simpatia per le aspirazioni dell'ebraismo sionista che è stata presentata, e approvata, dal governo.
"Il governo di Sua Maestà vede con favore la costituzione in Palestina di un focolare nazionale per il popolo ebraico, e si adopererà per facilitare il raggiungimento di questo scopo, essendo chiaro che nulla deve essere fatto che pregiudichi i diritti civili e religiosi delle comunità non ebraiche della Palestina, né i diritti e lo status politico degli ebrei nelle altre nazioni".
Le sarò grato se vorrà portare questa dichiarazione a conoscenza della federazione sionista.
Con sinceri saluti
Arthur James Balfour »
Perche’ vogliamo il riconoscimento dai palestinesi come punto fondamentale del processo di pace? Gli arabi riconoscono che Israele esiste, e’ un fatto innegabile, ma non vogliono ammettere una cosa fondamentale : il diritto di Israele ad esistere! La famosa Carta palestinese, sempre attuale, si propone la cancellazione dello Stato di Israele e la sua sostituzione con uno Stato islamico palestinese. La stessa Carta dichiara che "non esiste soluzione alla questione palestinese se non nel jihad (lotta armata).
Abu Mazen e tutti i membri di Al Fatah continuano a dire che la Palestina va dal fiume al mare....Le loro carte geografiche portano scritto “Palestina” su tutto il territorio dello Stato ebraico.
Il piano per la distruzione di Israele va avanti a fasi dal 1948:
Prima fase, le guerre scatenate contro Israele.
Seconda fase il terrorismo.
Terza fase l’entrata in Israele di milioni di palestinesi.
Nella prima fase di tentata distruzione di Israele gli arabi hanno sempre perso (5 guerre), nella seconda fase (terrorismo) hanno perso i palestinesi. La terza fase potrebbe essere quella giusta per l’eliminazione di Israele perche’ una maggioranza araba automaticamente porterebbe gli ebrei a scomparire. Arafat diceva “butteremo gli ebrei in mare” e ancora” vinceremo con le pance delle nostre donne”.
Il riconoscimento di Israele quale stato ebraico impedirebbe tutto questo e assicurerebbe sempre la maggioranza ebraica nel paese.
Non pensa che gli ebrei abbiano il diritto ad avere uno Stato tutto per loro, democraticamente accogliente per i non ebrei cittadini del Paese? Noi abbiamo solo questo, gli arabi hanno tutto il resto del Medio Oriente, un’immensita’ rispetto al minuscolo Israele.
I palestinesi fregati? Perche’? Se si arrivasse alla pace avrebbero i loro territori e basterebbe che rinunciassero al terrorismo e si mettessero a lavorare per avere un Paese loro con l’aiuto del mondo intero, Israele compreso.
Gli arabi israeliani, caro signor Matteo, sono gli arabi piu’ fortunati di tutto il MO, vivono in una democrazia, studiano, lavorano, sono presenti in tutte le Istituzioni dello Stato, hanno gli stessi diritti di tutti i cittadini israeliani, infatti sono terrorizzati dal rischio di finire sotto l’ANP se avvenisse uno scambio di territori.
La realta’ e’ che i palestinesi non vogliono la pace, da decenni dicono di no ad ogni proposta che permetterebbe loro di costituire una Nazione.
Mi spiace di essere stata cosi’ lunga, in poche parole il riconoscimento dello Stato ebraico si riassume in due punti:
1. diritto di Israele ad esistere.
2. assicurare la maggioranza ebraica nel Paese.
I due punti sono l’uno conseguente dell’altro.
Spero di essere stata sufficientemente chiara e La saluto cordialmente
Deborah Fait