Filologia dell'odio
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli
Cari amici,
vi siete mai resi conto che "gli Ebrei si divertono a emulare l'atteggiamento di un vecchio conoscente, Adolf Hitler"? Non lo sapevate? Non capite perché? Ma come: "Vedete, amici, nella scala gerarchica fatta dagli ebrei i Palestinesi valgono quanto i pidocchi"... "appartengono a una razza inferiore"... Ecco, è più chiaro? No, capisco di no. Non è vero e non siamo d'accordo. Ma qualcuno l'ha scritto sul web e queste infamie girano e girano per la rete. Lo troviamo vergognoso? Eppure insulti antisemiti del genere non sono rari oggi nella comunicazione, tutt'altro, sono pubblicati volentieri non solo dai siti neonazisti ma anche, con brividi di virtuosa indignazione, da quella massa di autori quasi anonimi, che considerano l'indignazione una virtù e costituiscono, per così dire, la pancia del web.
Studiando l'informazione e la disinformazione su Israele, ogni tanto capita di dover affrontare la propaganda antisemita diretta e particolarmente disgustosa che gira sul web: le liste di ebrei dei vari siti neonazisti, le bufale su Israele, gli insulti e le diffamazioni. l'attribuzione agli "ebrei" (o agli "Ebrei", non importa) di episodi falsi, come vedremo, ma che comunque riguardano lo Stato di Israele e non "gli ebrei" in generale; ma che sono propagandati proprio per diffamare gli ebrei. Sarebbe molto più gradevole non parlarne, bisogna certamente stare attenti a non far loro pubblicità, ma non è possibile ignorare del tutto questo schifo. Mi è successo di leggere queste frasi grazie alla segnalazione di un lettore e ho deciso di analizzarlo e di seguirne un po' la genesi, per raccontarla a voi, naturalmente. Abbiate pazienza, quesdta filologia dell'odio è un po' noiosa un po' disgustosa, ma se si vuole difendersi, bisogna sapere Ecco il testo di partenza:
"Ho appena letto che alcuni soldati Israeliani a un checkpoint vicino ad Al-Ram, in Cisgiordania, hanno sparato a Jawhar Nasser, di 19 anni, e Adam Abd al-Raouf Halabiya di 17 anni: giovani promesse della nazionale palestinese che tornavano da un allenamento.
Il motivo?
Appartengono ad una razza inferiore, sono Palestinesi.
Adesso i due ragazzini non potranno mai più giocare a calcio. Forse nemmeno camminare. La stessa sorte toccò a Mahmoud Sarsak – stella della piccola nazionale Palestinese ingiustamente incarcerato, torturato e in fine ucciso.
Sembrerebbe che gli Ebrei si divertano ad emulare l'atteggiamento di un loro vecchio conoscente... "Adolf Hitler."
Vedete, amici, nella scala gerarchica fatta dagli ebrei, i Palestinesi valgono quanto i pidocchi. Allora, a questo punto, se si dovesse fare una scala gerarchica secondo i crimini commessi, gli Ebrei non varrebbero nemmeno quanto un sassolino infilato nella scarpa dei Palestinesi." (https://www.facebook.com/nessuna.censura.mavilla , il link è visibile solo a chi è iscritto a Facebook)
La firma è di Andrea Mavilla. un blogger piuttosto discusso in rete, noto per aver filmato e cercato di fare scandalo su una macchina dei carabinieri lasciata in divieto di sosta per una decina di minuti (http://www.blitzquotidiano.it/tv/le-iene-andrea-mavilla-blogger-nei-guai-dopo-video-sui-carabinieri-1674891/) e poi aver denunciato perquisizioni e maltrattamenti piuttosto improbabili in seguito all'episodio(http://www.asso2nd.net/andrea-mavilla-vs-arma-dei-carabinieri-il-peggio-della-rete/#sthash.ckJyg12O.dpbs), ma anche per una comparsata al "Pomeriggio 5" di Barbara d'Urso in cui lamentava di essere poverissimo e di non poter pagare una multa di sedici anni fa (http://top-screen.blogspot.it/2013/06/video-andrea-mavilla-pomeriggio-5.html). Insomma una persona la cui credibilità è stata spesso contestata e che non ha alcuna esperienza del Medio Oriente, che "legge" qualcosa e lo racconta nei termini soavi che avete visto.
Com'è che gli è venuto in mente? La storia dei pidocchi e della razza inferiore è un suo contributo personale. Ma la notizia del fatto (o meglio del fattoide - una realtà artificiale che sta ai fatti come gli androidi stanno agli uomini) l'ha presa altrove. Molto probabilmente da questo articolo (http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/03/22/cisgiordania-soldati-disraele-sparano-su-giocatori-della-nazionale-palestinese/917975/), pubblicato sul sito del "Fatto" il 22 marzo, che ha molte frasi identiche alle sue, anche se a un certo punto "Il Fatto" deve aver corretto la versione su Sarsak, che non è stato affatto ucciso, dato che è vivo e vegeto e anche libero e fa del suo meglio per danneggiare Israele come si vede qui (http://en.wikipedia.org/wiki/Mahmoud_Sarsak). - e fra l'altro non è stato affatto torturato, ha subito un arresto legale ed ha fatto uno sciopero della fame fino a che il termine della carcerazione è scaduto ed è stato liberato. Questo articolo è stato poi variamente ripreso nel web, per esempio nel blog di Andrea Ballestra (http://www.beveraedintorni.com/lettere-deliranti/4689-quei-nazisti-di-ebrei.html), con un titolo che non si può non citare: "Nessuno è più nazista dei peggiori ebrei).
Anche se si tratta una storia che risale a gennaio, e che era stata già presentata in Italia da Repubblica, con un articolo ovviamente antisraeliano come quello del Fatto (eccolo: http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2014/02/16/il-sogno-infranto-dei-baby-campioni-feriti.html), la fonte di quest'ultimo è probabilmente un articolo ( questo: http://www.thenation.com/blog/178642/after-latest-incident-israels-future-fifa-uncertain# ) del 3 marzo, pubblicato dal giornale on line di estrema sinistra The nation, firmato da Dave Zirin, noto attivista antisraeliano, che è stato sbugiardato il giorno dopo qui: http://proisraelbaybloggers.blogspot.it/2014/03/anti-israel-activist-david-zirin-sports.html.
Zirin a sua volta aveva preso la "notizia" da una velina dell'agenzia di propaganda palestinese Maan. Il caso è comunque un falso (http://edgar1981.blogspot.it/2014/03/footballer-or-bomb-throwers-how-typical.html) La Gazzetta dello Sport, che non è esattamente l'organo del governo israeliano, ne ha dato sempre il 22 marzo una versione più equilibrata, riportando anche la versione della polizia (http://www.gazzetta.it/Calcio/22-03-2014/palestina-feriti-un-checkpoint-carriera-finita-80288699166.shtml). Ma naturalmente blogger come Mavilla e Ballestra non sono caduti nella trappola del giornalismo borghese che consiste nel sentire tutte le campane, e ne hanno dedotto subito che gli Ebrei sono nazisti, razzisti e considerano gli altri come pidocchi. Questa sì che è controinformazione.
La verità pura e semplice è che questa è una balla propagandistica. Possiamo anche immaginare anche chi l'ha fabbricata, un dirigente dei "servizi di sicurezza" palestinesi che è fra i candidati più accreditati alla successione di Mahmoud Abbas, Jibril Rajoub, il presidente della Palestinian Football Association, di cui qui (http://www.jpost.com/Features/In-Thespotlight/Feature-When-negotiations-fail-346195) trovate le opinioni sulla lotta armata, in una bella intervista in profondità del Jerusalm Post.
Se volete un'analisi completa del caso, completa di fotografie in cui si vede che i ragazzini in questione non sono stati affatto feriti ai piedi, che sono stati curati all'ospedale Hadassah di Gerusalemme, che erano coinvolti in gruppi armati, vi consiglio di leggere l'ampia ricostruzione del caso che trovate qui: http://elderofziyon.blogspot.it/2014/03/the-lies-about-palestinian-footballers.html#.Uy6Ljvl5OSo Io mi limito a citarvi le conclusioni di una ricostruzione del caso di Alex Sarfati (http://www.focusonisrael.org/2014/03/23/spari-soldati-israele-calciatori-palestinesi/). " La notizia è vecchia di un mese ed è balzata alla cronaca solo perchè Dave Zirin del Chronicle, ha deciso di farci un pezzo a senso unico http://www.thenation.com/blog/178642/after-latest-incident-israels-future-fifa-uncertain citando solo l'agenzia Palestinese Maan (http://www.maannews.net/eng/ViewDetails.aspx?ID=673479)
- I giocatori della nazionale palestinese erano solo 2 ragazzini che giocano a calcio ed erano solo "promesse" del football
- Non tornavano da un allenamento ma andavano a "trovare un amico", quando per strada hanno ritenuto opportuno (1) lanciare delle bombe alla postazione e (2) ignorare gli spari di avvertimento dei soldati ed insistere, pure.
Quindi: non ragazzini, ma terroristi. Se in Italia un 17enne tirasse una bomba a 2 carabinieri o all'interno della redazione de "Il Fatto Quotidiano" con l'intento di uccidere come li chiameremmo questi: "giovani promesse del calcio italiano" oppure criminali? "
Il problema non è infatti limitato a questo caso e sono sicuro che mostrarne la falsità in maniera analitica come fa http://elderofziyon.blogspot.it/2014/03/the-lies-about-palestinian-footballers.html#.Uy6Ljvl5OSo non basta affatto. La menzogna continua a propagarsi, del tutto indifferente alle rettifiche. Quel che conta è il circuito della diffamazione: da una fonte propagandistica palestinese (la Palestinian Football Association) a un'agenzia di propaganda (Maan) a un giornale online di estrema sinistra (Nation) a un giornale nazionale altrettanto estremista (Il Fatto) ai blogger che la diffondono, a pagine facebook come questa (https://www.facebook.com/CATENAUMANA.PARLAMENTO.ITALIANO). E a ogni passaggio la diffamazione si fa più pesante e la carica antisemita si scopre di più. Perché ai vari Mavilla e Ballestra e Zirin e ai giornalisti del Fatto e anche a Rajoub dei giovani giocatori di calcio o tiratori di molotov palestinesi non gli importa nulla. Quel che gli interessa è poter dire che "gli Ebrei si divertono a emulare l'atteggiamento di un vecchio conoscente, Adolf Hitler": ottima giustificazione ex post per Auschwitz, naturalmente. Ma anche per loro stessi e per il loro odio antisemita.
Ugo Volli