Sabato ho assistito alla manifestazione per il terzo anniversario della rivolta siriana tenutasi per le strade di Roma. Ho curiosato un po' sui vari movimenti presenti e sulle loro ragioni. Consistente e rumorosa la presenza degli immigrati siriani: molti giovani, intere famiglie e qualche profugo a scandire gli slogan e i canti della Primavera Araba, a innalzare la bandiera della Siria Libera e a bruciare immagini di Bashar, Putin e Khamenei.
Nel complesso i manifestanti più sinceri, il loro entusiasmo mi ha genuinamente commosso. Mi hanno però insospettito le dichiarazioni di solidarietà alla Palestina e a Piazza Tahrir contro il regime militare, accompagnate dalla fervente scansione del Takbir ("Allahu akbar"). Mi è¨ stato detto che la manifestazione aveva la benedizione dell''Ucoii. Forse sono prevenuto ma mi è scattato un campanello d'allarme: l'Ucoii non è vicino ai Fratelli Musulmani, collusi con Hamas e con quella parte dei ribelli siriani non proprio "laica e democratica"?
Poi i movimenti italiani di solidarietà : micro-partiti, qualche sindacato di base, gruppi di volontariato sociale con in più i rappresentanti di alcune comunità straniere come gli eritrei. Uomini e donne di ogni età , belle persone di buona volontà , slogan vivaci anche se un po' ingenui. La retorica antimperialista e antisionista è purtroppo onnipresente: "no a un intervento occidentale" (secondo me l'unica strada realistica per fermare la guerra), "la causa siriana è¨anche quella dei palestinesi per liberarsi da Israele" (nessuno capisce che farebbero meglio a liberarsi prima da Hamas e Fatah?), "il regime è sempre venuto a patti con i sionisti" (no comment!).
Degne di nota l'attenzione per i palestinesi uccisi da Assad e la condanna verso l'estrema sinistra pro-regime. Mi ha divertito molto la presenza di ben tre distinti gruppuscoli comunisti filo-rivoluzione, che in piazza non si sono mai incrociati tra loro! Mentre i comunisti pro-Assad dicono che i ribelli sono "servi del capitale", questi altri scrivono sui loro volantini che il regime è "espressione della borghesia imperialista siriana" e invocano una "Siria socialista". Hanno sempre le idee chiare i comunisti!
Infine, da segnalare la provocazione di Casa Pound che lungo il tratto del corteo ha affisso manifesti pro-regime con immagini di soldati siriani che fanno il saluto fascista.
Riccardo
Complimenti per la cronaca della manifestazione. La sua descrizione riconferma che pro-Assad o contro Assad il mondo arabo-palestinese e quello dei suoi sostenitori occidentali sono dominati da una mentalità totalitaria e dall'odio per Israele, l'Occidente, la democrazia.
IC redazione