Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein".
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)
Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine.
Sabato ho assistito alla manifestazione per il terzo anniversario della rivolta siriana tenutasi per le strade di Roma. Ho curiosato un po' sui vari movimenti presenti e sulle loro ragioni. Consistente e rumorosa la presenza degli immigrati siriani: molti giovani, intere famiglie e qualche profugo a scandire gli slogan e i canti della Primavera Araba, a innalzare la bandiera della Siria Libera e a bruciare immagini di Bashar, Putin e Khamenei. Nel complesso i manifestanti più sinceri, il loro entusiasmo mi ha genuinamente commosso. Mi hanno però insospettito le dichiarazioni di solidarietà alla Palestina e a Piazza Tahrir contro il regime militare, accompagnate dalla fervente scansione del Takbir ("Allahu akbar"). Mi è¨ stato detto che la manifestazione aveva la benedizione dell''Ucoii. Forse sono prevenuto ma mi è scattato un campanello d'allarme: l'Ucoii non è vicino ai Fratelli Musulmani, collusi con Hamas e con quella parte dei ribelli siriani non proprio "laica e democratica"? Poi i movimenti italiani di solidarietà : micro-partiti, qualche sindacato di base, gruppi di volontariato sociale con in più i rappresentanti di alcune comunità straniere come gli eritrei. Uomini e donne di ogni età , belle persone di buona volontà , slogan vivaci anche se un po' ingenui. La retorica antimperialista e antisionista è purtroppo onnipresente: "no a un intervento occidentale" (secondo me l'unica strada realistica per fermare la guerra), "la causa siriana è¨anche quella dei palestinesi per liberarsi da Israele" (nessuno capisce che farebbero meglio a liberarsi prima da Hamas e Fatah?), "il regime è sempre venuto a patti con i sionisti" (no comment!). Degne di nota l'attenzione per i palestinesi uccisi da Assad e la condanna verso l'estrema sinistra pro-regime. Mi ha divertito molto la presenza di ben tre distinti gruppuscoli comunisti filo-rivoluzione, che in piazza non si sono mai incrociati tra loro! Mentre i comunisti pro-Assad dicono che i ribelli sono "servi del capitale", questi altri scrivono sui loro volantini che il regime è "espressione della borghesia imperialista siriana" e invocano una "Siria socialista". Hanno sempre le idee chiare i comunisti! Infine, da segnalare la provocazione di Casa Pound che lungo il tratto del corteo ha affisso manifesti pro-regime con immagini di soldati siriani che fanno il saluto fascista.
Riccardo
Complimenti per la cronaca della manifestazione. La sua descrizione riconferma che pro-Assad o contro Assad il mondo arabo-palestinese e quello dei suoi sostenitori occidentali sono dominati da una mentalità totalitaria e dall'odio per Israele, l'Occidente, la democrazia. IC redazione